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[title] => USA, Giappone, Sicilia: i luoghi e le storie di Giulio Macaione ? Lo Spazio Bianco
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[creator] => Nicholas Flynn
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[pubdate] => Fri, 15 Jul 2022 03:59:13 +0000
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[description] => Attivo da 20 anni sulla scena italiana, Giulio Macaione ha una carriera molto diversificata che va da progetti editoriali più strutturati ad altri basati sull?autoproduzione. Il suo costante lavoro di ricerca narrativo e grafica lo ha portato a essere uno degli autori più apprezzati in Italia. Negli ultimi due anni la sua produzione si è ... Read more
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Attivo da 20 anni sulla scena italiana, Giulio Macaione ha una carriera molto diversificata che va da progetti editoriali più strutturati ad altri basati sull?autoproduzione. Il suo costante lavoro di ricerca narrativo e grafica lo ha portato a essere uno degli autori più apprezzati in Italia. Negli ultimi due anni la sua produzione si è intensificata, realizzando opere come l?autoprodotto Una mattina qualunque nel 2019, il dittico F***king Sakura per Panini, Scirocco per Bao Publishing, fresco vincitore del torneo letterario organizzato da Robinson, l?inserto culturale de La Repubblica, fino ad arrivare alla sua storia breve comparsa sullo speciale DC Pride. Lo abbiamo intervistato per parlare delle sue opere più recenti, di quello che le ha ispirate, dei luoghi e delle sensazioni che l?autore ci ha messo dentro.
Ciao Giulio e grazie per il tuo tempo! Partiamo dall?ultima delle tue opere, Scirocco, che quest?anno ha vinto anche il torneo letterario di Robinson dedicato ai fumetti. Domanda di rito: come e quando è nata questa storia? Ciao e grazie a voi! L?idea per Scirocco è nata dopo la scomparsa di una persona a me molto cara. Il dolore per questa perdita era fortissimo e non riuscivo a metabolizzarlo. Ho usato quindi il mezzo a me più congeniale per esprimermi, il fumetto, e ho sputato fuori il groppone che mi era rimasto in gola. Lavorare a Scirocco è stato un processo catartico, prima doloroso e poi liberatorio. Ha funzionato.
Nella tua carriera hai spaziato molto nei tuoi racconti, ma un tema a cui torni spesso negli ultimi anni (ora con Scirocco, prima con Basilicò) è quello della storia familiare, un?epopea intima che spesso intreccia le vite di varie generazioni, mettendo ognuno di fronte alle proprie scelte. Un genere, questo, che ha radici molto profonde nel nostro paese, sia nel cinema che nella letteratura. Cosa ti affascina di questo genere di storie? Ci sono opere che hanno influenzato il tuo modo di raccontare in questo senso? Sicuramente le saghe familiari mi sono sempre piaciute, penso ad esempio a La casa degli spiriti di Isabel Allende, quando lo lessi me ne innamorai. Ma anche alla presenza delle figure familiari in molti dei fumetti che ho letto da ragazzino, soprattutto nei manga, che affrontavano sempre da vicino la quotidianità dei protagonisti e quindi, per forza di cose, anche della loro famiglia. Le storie familiari consentono di raccontare sia l?individualità dei personaggi e la loro intimità, sia il contesto sociale di base ? la famiglia, appunto -, dando spazio quindi non solo all?evoluzione del singolo ma anche a quella delle relazioni in questo nucleo.
Un altro dei temi ricorrenti nelle tue opere è quello del viaggio, sia quello per allontanarsi dalla propria quotidianità, sia quello per tornare alle proprie radici. In entrambi i casi, un modo per ritrovarsi. Che cosa è per te il viaggio? Nella mia storia personale, il viaggio ha significato prima di tutto l?auto affermazione e il conseguimento dei miei obiettivi, in quanto sono andato via di casa subito dopo il liceo per diventare un fumettista. Per questo spesso mi trovo a scrivere storie nelle quali la partenza rappresenta il lieto fine. Al contrario, da quando vivo lontano dalla mia famiglia e dalle mie origini, il viaggio è spesso un ritorno, anche se dopo tanti anni non saprei più dire quale luogo rappresenta per me ?casa?, col tempo sto realizzando che questo concetto è più legato alle persone e a una condizione personale, piuttosto che a un luogo geografico. Ma il viaggio è anche scoperta e in quanto narratore per me è nutrimento.
In F***ing Sakura questa passione per il viaggio, oltre che essere lo spunto che mette in moto la storia dei protagonisti, è anche un modo giocoso per te per parlare della tua grande passione per il Giappone. Era da molto che volevi realizzare un?opera che ti permettesse di farlo? Hai dovuto fare molta ricerca per una rappresentazione così accurata o tutto nasce dai tuoi viaggi e le esperienze personali? Erano secoli che volevo fare una storia ambientata in Giappone, il mio ?luogo dell?anima?. Pensavo che prima o poi avrei fatto una fumetto in stile manga, poi ho capito che invece dovevo raccontarlo a modo mio, così è nato F***ing Sakura. I due viaggi in Sol Levante che ho fatto sicuramente sono stati una grande fonte di ispirazione e informazioni, tant?è che le tappe del viaggio dei protagonisti sono parte di quelle che ho visitato io. Ma per quanto abbia raccolto migliaia di fotografie e informazioni, quando mi sono trovato a disegnare ho dovuto fare ulteriori ricerche, soprattutto per reference di oggetti di uso comune, perché in Giappone è tutto diverso, anche le cose più banali. Eppure ho trovato molti punti in comune tra la nostra cultura e quella nipponica. Uno su tutti: l?importanza della cucina.
Ricollegandomi a quanto sopra, in termini di spazialità c?è un luogo che torna spesso nei tuoi racconti, ed è la Sicilia, la tua terra nativa. A livello narrativo, cosa pensi che ti abbia dato questo forte legame con la tua terra? Indubbiamente, la distanza. Essere lontano dalle mie radici paradossalmente rafforza il legame con esse. Non soltanto per la banale nostalgia ma anche perché, a volte, a distanza le cose si vedono in maniera più lucida e distaccata. Quando ho disegnato Basilicò, per esempio, mi trovavo negli Stati Uniti, dove ho vissuto per quasi due anni, e avevo paura di cadere nel tranello della nostalgia che mi avrebbe fatto disegnare delle belle cartoline della mia Palermo. Invece ho riflettuto bene sul mio rapporto con la città, su come abbia avuto l?esigenza di allontanarmene e come la ami e la odi al tempo stesso. Come dico sempre, Palermo è una mamma ingombrante e io sono un adolescente ribelle che ha bisogno di allontanarsi, ma il cordone ombelicale non si spezza mai del tutto.
I personaggi dei tuoi fumetti riescono a essere sfaccettati, a mostrare lati positivi ma anche ombre. Penso a F***ing Sakura, al percorso dei due protagonisti, o a Scirocco. I personaggi risultano molto realistici e vivi, non legati semplicemente al proprio ruolo narrativo. Come nascono le loro caratterizzazioni? Li crei attentamente prima di iniziare un?opera, o lasci che evolvano durante la scrittura? E come accade eventualmente questo? Di solito penso a lungo ai personaggi prima di scrivere la storia. Mi faccio una scaletta mentale del loro percorso, anche di cose che non andrò a raccontare necessariamente, ma che mi servono a conoscere meglio il loro background e il loro percorso. Punto molto anche sul loro linguaggio, cerco sempre di farli parlare in maniera realistica, immagino il suono della loro voce, il loro modo di gesticolare e di muoversi. E molto spesso li ?uso? per parlare di me, anche se non necessariamente questo significa che io scriva della mia vita. Poi capita spesso che i personaggi decidano di fare di testa loro e vadano un po? da soli, ma di solito so sempre dove andranno alla fine della storia.
Se è vero che ogni autore mette un po? di sé stesso in ogni sua opera, quale è il personaggio che finora ha rappresentato più aspetti di te? È difficile dirlo. Forse Mia, da Scirocco, è quella che al momento sento più vicina per la sua forte passione (per la danza nel suo caso, per il disegno nel mio). Ma anche Carlo, il protagonista dei corti auto-prodotti La fine dell?estate e Una mattina qualunque. A volte immagino brevi dialoghi nei quali è quasi sempre lui a parlare. Non escludo di tornare a disegnare storie su di lui, in futuro.
Nel corso della tua carriera hai realizzato opere in bianco e nero e opere a colori. Cosa cambia per te, da un punto di vista tecnico, in questi due tipi di approccio? Trovo ad esempio che la plasticità dei corpi e l?espressività dei personaggi cambi molto nei due casi, esaltando aspetti diversi. Ammetto di avere una spiccata predilezione per il bianco e nero e la bicromia, piuttosto che per il colore completo. Per questo quando faccio delle storie a colori spesso chiedo a qualcun altro di colorarle. La mia confort zone è la bicromia, che mi consente di suggerire le atmosfere e i volumi senza dare troppe informazioni che rischierebbero di distrarre. Anche da lettore, mi capita spesso di pensare ?quanto sarebbe più bella questa tavola senza il colore?. Quando l?inchiostrazione è forte e efficace, va benissimo da sola. Penso a autori diversissimi come Frederik Peeters e Matteo Scalera: quanto sono pazzesche le loro chine? Non hanno bisogno di nient?altro. Ovviamente ci sono anche coloristi che adoro, ad esempio Msassyk (che ha colorato magistralmente, tra le altre cose, Gotham Academy e Isola).
Da alcuni anni sei attivo nel mercato statunitense (ricordiamo, ad esempio, Alice di Sogno in Sogno pubblicata con BOOM! Studios). Quali sono le differenze più marcate che trovi in questi due mercati? Il mercato americano è grande e annovera numerosi best seller mondiali. Ricordo che quando uscì il mio fumetto per BOOM! Studios mi sentivo piccolo piccolo tra titoli enormi come Power Rangers e Steven Universe. In un mare così grande si fa in fretta a sparire e forse bisogna sgomitare un po? ma, al di là di questo, non trovo particolari differenze tra i due mercati.
Sei tra i disegnatori dello speciale DC Pride uscito a giugno negli States. Come sei stato coinvolto nel progetto? E cosa puoi dirci della storia? Sei stato in passato lettore di supereroi o questa esperienza è una novità per te? Mi ha contattato lo sceneggiatore Greg Lockard (ex editor DC), che mi seguiva già sui social. Greg è una persona adorabile e anche la editor che ha seguito la lavorazione, Andrea Shea, è stata meravigliosa. Ho disegnato la storia per DC Pride mentre ero in quarantena con il Covid in casa dei miei genitori, senza il mio computer e la mia Cintiq. Mi sono dovuto arrangiare con un iPad 11 pollici per fare tutto e questo ovviamente ha reso la lavorazione più complicata del solito. L?entusiasmo di Greg e Andrea però mi ha messo di buon umore e alla fine mi sono divertito molto. Io di super eroi non so moltissimo, ho letto per lo più le cose che uscivano nel periodo in cui vivevo negli Stati Uniti e poco altro. In questo caso però si trattava di una storia tutta basata sui sentimenti e, per quando la nostra storia contenga delle scene d?azione come è tipico del genere, trova i suoi punti di forza in altre cose a me più congeniali. Poi sicuramente, dopo aver fatto tanti fumetti dai toni più intimisti, spero di aver ancora occasione di disegnare qualche scazzottata!
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative che vedono proprio questo genere affrontare esplicitamente tematiche come quella dell?identità di genere e dell?orientamento sessuale che prima erano trattate solo tangenzialmente. Cosa pensi di queste iniziative e dell?impatto che fumetti a così larga diffusione possano avere nel trattare questi temi? Dare spazio a queste tematiche, quando lo si fa in maniera costruttiva e educativa, è sempre bene. Nel mio piccolo ho sempre cercato di introdurre personaggi LGBTQ+ nelle mie storie senza però far diventare gli argomenti che li riguardano centrali. Mi piace l?idea che una persona possa leggere di una famiglia omosessuale o di una persona trans dando assolutamente per scontato che queste persone esistano e abbiano lo stesso peso di tutte le altre. Nel caso dei super eroi, il target di riferimento è spesso anche giovane, per cui l?aspetto educativo e divulgativo diventa fondamentale. I personaggi queer possono essere protagonisti di testate intere senza dover giustificare la loro identità e la loro sessualità, sta già succedendo. Voglio dire, Spider-Man e Batman ci hanno mai dovuto spiegare il perché sono maschi cisgender eterosessuali?
Intervista realizzata via mail a giugno 2022
Giulio Macaione
Giulio Macaione (nato a Catania nel 1983) è cresciuto a Palermo ma vive a Bologna. Nel 2003 ha vinto la terza edizione del concorso ?8 Tavole per Mondo Naif?, indetto da Kappa Edizioni in collaborazione con Fumo di China, debuttando su Mondo Naif nel 2005 con il corto Mortén. Sempre con Kappa ha pubblicato i romanzi grafici The Fag Hag (2008) e Innamorarsi a Milano (2010), entrambi su testi di Massimiliano De Giovanni. Per Comma 22 ha pubblicato Ofelia (2013), tradotto in Francia da Editions Physalis, e per Renbooks lo spin-off I colori del vicino(2014). Collabora con la casa editrice BAO Publishing con la quale ha pubblicato i graphic novel Basilicò (2016) e Stella di mare (2018), entrambi tradotti in Francia da Ankama (Basilicò, 2020) e Editions du Long Bec (Étoile de mer, 2019). Nel 2018 realizza per la Casa editrice americana BOOM! Studios il graphic novel Alice: from dream to dream, nominato tra i Best Books for Teens del 2018 dalla New York Public Library e tradotto in Italia nel 2019 da BAO Publishing con il titolo Alice di sogno in sogno. Nel 2020 esce per Panini Comics il romanzo grafico in due volumi F***ing Sakura. Nel 2021 esce il suo nuovo romanzo a fumetti per Bao Publishing, Scirocco, tradotto in Francia da Ankama l?anno successivo. Scirocco ha vinto il torneo letterario di Robinson de La Repubblica come miglior graphic novel italiano del 2021. I suoi fumetti auto-prodotti sono La fine dell?estate (2016), Nel buio tra gli alberi (2017) e Una mattina qualunque (2019). Insegna alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia.
Musica e fumetto: intervista a Giulio Macaione
Mabel Morri racconta? Giulio Macaione
We want to thank the author of this short article for this outstanding material
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[summary] => Attivo da 20 anni sulla scena italiana, Giulio Macaione ha una carriera molto diversificata che va da progetti editoriali più strutturati ad altri basati sull?autoproduzione. Il suo costante lavoro di ricerca narrativo e grafica lo ha portato a essere uno degli autori più apprezzati in Italia. Negli ultimi due anni la sua produzione si è ... Read more
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Attivo da 20 anni sulla scena italiana, Giulio Macaione ha una carriera molto diversificata che va da progetti editoriali più strutturati ad altri basati sull?autoproduzione. Il suo costante lavoro di ricerca narrativo e grafica lo ha portato a essere uno degli autori più apprezzati in Italia. Negli ultimi due anni la sua produzione si è intensificata, realizzando opere come l?autoprodotto Una mattina qualunque nel 2019, il dittico F***king Sakura per Panini, Scirocco per Bao Publishing, fresco vincitore del torneo letterario organizzato da Robinson, l?inserto culturale de La Repubblica, fino ad arrivare alla sua storia breve comparsa sullo speciale DC Pride. Lo abbiamo intervistato per parlare delle sue opere più recenti, di quello che le ha ispirate, dei luoghi e delle sensazioni che l?autore ci ha messo dentro.
Ciao Giulio e grazie per il tuo tempo! Partiamo dall?ultima delle tue opere, Scirocco, che quest?anno ha vinto anche il torneo letterario di Robinson dedicato ai fumetti. Domanda di rito: come e quando è nata questa storia? Ciao e grazie a voi! L?idea per Scirocco è nata dopo la scomparsa di una persona a me molto cara. Il dolore per questa perdita era fortissimo e non riuscivo a metabolizzarlo. Ho usato quindi il mezzo a me più congeniale per esprimermi, il fumetto, e ho sputato fuori il groppone che mi era rimasto in gola. Lavorare a Scirocco è stato un processo catartico, prima doloroso e poi liberatorio. Ha funzionato.
Nella tua carriera hai spaziato molto nei tuoi racconti, ma un tema a cui torni spesso negli ultimi anni (ora con Scirocco, prima con Basilicò) è quello della storia familiare, un?epopea intima che spesso intreccia le vite di varie generazioni, mettendo ognuno di fronte alle proprie scelte. Un genere, questo, che ha radici molto profonde nel nostro paese, sia nel cinema che nella letteratura. Cosa ti affascina di questo genere di storie? Ci sono opere che hanno influenzato il tuo modo di raccontare in questo senso? Sicuramente le saghe familiari mi sono sempre piaciute, penso ad esempio a La casa degli spiriti di Isabel Allende, quando lo lessi me ne innamorai. Ma anche alla presenza delle figure familiari in molti dei fumetti che ho letto da ragazzino, soprattutto nei manga, che affrontavano sempre da vicino la quotidianità dei protagonisti e quindi, per forza di cose, anche della loro famiglia. Le storie familiari consentono di raccontare sia l?individualità dei personaggi e la loro intimità, sia il contesto sociale di base ? la famiglia, appunto -, dando spazio quindi non solo all?evoluzione del singolo ma anche a quella delle relazioni in questo nucleo.
Un altro dei temi ricorrenti nelle tue opere è quello del viaggio, sia quello per allontanarsi dalla propria quotidianità, sia quello per tornare alle proprie radici. In entrambi i casi, un modo per ritrovarsi. Che cosa è per te il viaggio? Nella mia storia personale, il viaggio ha significato prima di tutto l?auto affermazione e il conseguimento dei miei obiettivi, in quanto sono andato via di casa subito dopo il liceo per diventare un fumettista. Per questo spesso mi trovo a scrivere storie nelle quali la partenza rappresenta il lieto fine. Al contrario, da quando vivo lontano dalla mia famiglia e dalle mie origini, il viaggio è spesso un ritorno, anche se dopo tanti anni non saprei più dire quale luogo rappresenta per me ?casa?, col tempo sto realizzando che questo concetto è più legato alle persone e a una condizione personale, piuttosto che a un luogo geografico. Ma il viaggio è anche scoperta e in quanto narratore per me è nutrimento.
In F***ing Sakura questa passione per il viaggio, oltre che essere lo spunto che mette in moto la storia dei protagonisti, è anche un modo giocoso per te per parlare della tua grande passione per il Giappone. Era da molto che volevi realizzare un?opera che ti permettesse di farlo? Hai dovuto fare molta ricerca per una rappresentazione così accurata o tutto nasce dai tuoi viaggi e le esperienze personali? Erano secoli che volevo fare una storia ambientata in Giappone, il mio ?luogo dell?anima?. Pensavo che prima o poi avrei fatto una fumetto in stile manga, poi ho capito che invece dovevo raccontarlo a modo mio, così è nato F***ing Sakura. I due viaggi in Sol Levante che ho fatto sicuramente sono stati una grande fonte di ispirazione e informazioni, tant?è che le tappe del viaggio dei protagonisti sono parte di quelle che ho visitato io. Ma per quanto abbia raccolto migliaia di fotografie e informazioni, quando mi sono trovato a disegnare ho dovuto fare ulteriori ricerche, soprattutto per reference di oggetti di uso comune, perché in Giappone è tutto diverso, anche le cose più banali. Eppure ho trovato molti punti in comune tra la nostra cultura e quella nipponica. Uno su tutti: l?importanza della cucina.
Ricollegandomi a quanto sopra, in termini di spazialità c?è un luogo che torna spesso nei tuoi racconti, ed è la Sicilia, la tua terra nativa. A livello narrativo, cosa pensi che ti abbia dato questo forte legame con la tua terra? Indubbiamente, la distanza. Essere lontano dalle mie radici paradossalmente rafforza il legame con esse. Non soltanto per la banale nostalgia ma anche perché, a volte, a distanza le cose si vedono in maniera più lucida e distaccata. Quando ho disegnato Basilicò, per esempio, mi trovavo negli Stati Uniti, dove ho vissuto per quasi due anni, e avevo paura di cadere nel tranello della nostalgia che mi avrebbe fatto disegnare delle belle cartoline della mia Palermo. Invece ho riflettuto bene sul mio rapporto con la città, su come abbia avuto l?esigenza di allontanarmene e come la ami e la odi al tempo stesso. Come dico sempre, Palermo è una mamma ingombrante e io sono un adolescente ribelle che ha bisogno di allontanarsi, ma il cordone ombelicale non si spezza mai del tutto.
I personaggi dei tuoi fumetti riescono a essere sfaccettati, a mostrare lati positivi ma anche ombre. Penso a F***ing Sakura, al percorso dei due protagonisti, o a Scirocco. I personaggi risultano molto realistici e vivi, non legati semplicemente al proprio ruolo narrativo. Come nascono le loro caratterizzazioni? Li crei attentamente prima di iniziare un?opera, o lasci che evolvano durante la scrittura? E come accade eventualmente questo? Di solito penso a lungo ai personaggi prima di scrivere la storia. Mi faccio una scaletta mentale del loro percorso, anche di cose che non andrò a raccontare necessariamente, ma che mi servono a conoscere meglio il loro background e il loro percorso. Punto molto anche sul loro linguaggio, cerco sempre di farli parlare in maniera realistica, immagino il suono della loro voce, il loro modo di gesticolare e di muoversi. E molto spesso li ?uso? per parlare di me, anche se non necessariamente questo significa che io scriva della mia vita. Poi capita spesso che i personaggi decidano di fare di testa loro e vadano un po? da soli, ma di solito so sempre dove andranno alla fine della storia.
Se è vero che ogni autore mette un po? di sé stesso in ogni sua opera, quale è il personaggio che finora ha rappresentato più aspetti di te? È difficile dirlo. Forse Mia, da Scirocco, è quella che al momento sento più vicina per la sua forte passione (per la danza nel suo caso, per il disegno nel mio). Ma anche Carlo, il protagonista dei corti auto-prodotti La fine dell?estate e Una mattina qualunque. A volte immagino brevi dialoghi nei quali è quasi sempre lui a parlare. Non escludo di tornare a disegnare storie su di lui, in futuro.
Nel corso della tua carriera hai realizzato opere in bianco e nero e opere a colori. Cosa cambia per te, da un punto di vista tecnico, in questi due tipi di approccio? Trovo ad esempio che la plasticità dei corpi e l?espressività dei personaggi cambi molto nei due casi, esaltando aspetti diversi. Ammetto di avere una spiccata predilezione per il bianco e nero e la bicromia, piuttosto che per il colore completo. Per questo quando faccio delle storie a colori spesso chiedo a qualcun altro di colorarle. La mia confort zone è la bicromia, che mi consente di suggerire le atmosfere e i volumi senza dare troppe informazioni che rischierebbero di distrarre. Anche da lettore, mi capita spesso di pensare ?quanto sarebbe più bella questa tavola senza il colore?. Quando l?inchiostrazione è forte e efficace, va benissimo da sola. Penso a autori diversissimi come Frederik Peeters e Matteo Scalera: quanto sono pazzesche le loro chine? Non hanno bisogno di nient?altro. Ovviamente ci sono anche coloristi che adoro, ad esempio Msassyk (che ha colorato magistralmente, tra le altre cose, Gotham Academy e Isola).
Da alcuni anni sei attivo nel mercato statunitense (ricordiamo, ad esempio, Alice di Sogno in Sogno pubblicata con BOOM! Studios). Quali sono le differenze più marcate che trovi in questi due mercati? Il mercato americano è grande e annovera numerosi best seller mondiali. Ricordo che quando uscì il mio fumetto per BOOM! Studios mi sentivo piccolo piccolo tra titoli enormi come Power Rangers e Steven Universe. In un mare così grande si fa in fretta a sparire e forse bisogna sgomitare un po? ma, al di là di questo, non trovo particolari differenze tra i due mercati.
Sei tra i disegnatori dello speciale DC Pride uscito a giugno negli States. Come sei stato coinvolto nel progetto? E cosa puoi dirci della storia? Sei stato in passato lettore di supereroi o questa esperienza è una novità per te? Mi ha contattato lo sceneggiatore Greg Lockard (ex editor DC), che mi seguiva già sui social. Greg è una persona adorabile e anche la editor che ha seguito la lavorazione, Andrea Shea, è stata meravigliosa. Ho disegnato la storia per DC Pride mentre ero in quarantena con il Covid in casa dei miei genitori, senza il mio computer e la mia Cintiq. Mi sono dovuto arrangiare con un iPad 11 pollici per fare tutto e questo ovviamente ha reso la lavorazione più complicata del solito. L?entusiasmo di Greg e Andrea però mi ha messo di buon umore e alla fine mi sono divertito molto. Io di super eroi non so moltissimo, ho letto per lo più le cose che uscivano nel periodo in cui vivevo negli Stati Uniti e poco altro. In questo caso però si trattava di una storia tutta basata sui sentimenti e, per quando la nostra storia contenga delle scene d?azione come è tipico del genere, trova i suoi punti di forza in altre cose a me più congeniali. Poi sicuramente, dopo aver fatto tanti fumetti dai toni più intimisti, spero di aver ancora occasione di disegnare qualche scazzottata!
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative che vedono proprio questo genere affrontare esplicitamente tematiche come quella dell?identità di genere e dell?orientamento sessuale che prima erano trattate solo tangenzialmente. Cosa pensi di queste iniziative e dell?impatto che fumetti a così larga diffusione possano avere nel trattare questi temi? Dare spazio a queste tematiche, quando lo si fa in maniera costruttiva e educativa, è sempre bene. Nel mio piccolo ho sempre cercato di introdurre personaggi LGBTQ+ nelle mie storie senza però far diventare gli argomenti che li riguardano centrali. Mi piace l?idea che una persona possa leggere di una famiglia omosessuale o di una persona trans dando assolutamente per scontato che queste persone esistano e abbiano lo stesso peso di tutte le altre. Nel caso dei super eroi, il target di riferimento è spesso anche giovane, per cui l?aspetto educativo e divulgativo diventa fondamentale. I personaggi queer possono essere protagonisti di testate intere senza dover giustificare la loro identità e la loro sessualità, sta già succedendo. Voglio dire, Spider-Man e Batman ci hanno mai dovuto spiegare il perché sono maschi cisgender eterosessuali?
Intervista realizzata via mail a giugno 2022
Giulio Macaione
Giulio Macaione (nato a Catania nel 1983) è cresciuto a Palermo ma vive a Bologna. Nel 2003 ha vinto la terza edizione del concorso ?8 Tavole per Mondo Naif?, indetto da Kappa Edizioni in collaborazione con Fumo di China, debuttando su Mondo Naif nel 2005 con il corto Mortén. Sempre con Kappa ha pubblicato i romanzi grafici The Fag Hag (2008) e Innamorarsi a Milano (2010), entrambi su testi di Massimiliano De Giovanni. Per Comma 22 ha pubblicato Ofelia (2013), tradotto in Francia da Editions Physalis, e per Renbooks lo spin-off I colori del vicino(2014). Collabora con la casa editrice BAO Publishing con la quale ha pubblicato i graphic novel Basilicò (2016) e Stella di mare (2018), entrambi tradotti in Francia da Ankama (Basilicò, 2020) e Editions du Long Bec (Étoile de mer, 2019). Nel 2018 realizza per la Casa editrice americana BOOM! Studios il graphic novel Alice: from dream to dream, nominato tra i Best Books for Teens del 2018 dalla New York Public Library e tradotto in Italia nel 2019 da BAO Publishing con il titolo Alice di sogno in sogno. Nel 2020 esce per Panini Comics il romanzo grafico in due volumi F***ing Sakura. Nel 2021 esce il suo nuovo romanzo a fumetti per Bao Publishing, Scirocco, tradotto in Francia da Ankama l?anno successivo. Scirocco ha vinto il torneo letterario di Robinson de La Repubblica come miglior graphic novel italiano del 2021. I suoi fumetti auto-prodotti sono La fine dell?estate (2016), Nel buio tra gli alberi (2017) e Una mattina qualunque (2019). Insegna alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia.
Musica e fumetto: intervista a Giulio Macaione
Mabel Morri racconta? Giulio Macaione
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[title] => Using AI to diagnose birth defect in fetal ultrasound images
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[creator] => Laura Surber
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[description] => Journal Reference: Mark C. Walker, Inbal Willner, Olivier X. Miguel, Malia S. Q. Murphy, Darine El-Chaâr, Felipe Moretti, Alysha L. J. Dingwall Harvey, Ruth Rennicks White, Katherine A. Muldoon, André M. Carrington, Steven Hawken, Richard I. Aviv. Using deep-learning in fetal ultrasound analysis for diagnosis of cystic hygroma in the first trimester. PLOS ONE, 2022; ... Read more
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Journal Reference:
Mark C. Walker, Inbal Willner, Olivier X. Miguel, Malia S. Q. Murphy, Darine El-Chaâr, Felipe Moretti, Alysha L. J. Dingwall Harvey, Ruth Rennicks White, Katherine A. Muldoon, André M. Carrington, Steven Hawken, Richard I. Aviv. Using deep-learning in fetal ultrasound analysis for diagnosis of cystic hygroma in the first trimester. PLOS ONE, 2022; 17 (6): e0269323 DOI: 10.1371/journal.pone.0269323
The goal of the team?s study was to demonstrate the potential for deep-learning architecture to support early and reliable identification of cystic hygroma from first trimester ultrasound scans. Cystic hygroma is an embryonic condition that causes the lymphatic vascular system to develop abnormally. It?s a rare and potentially life-threatening disorder that leads to fluid swelling around the head and neck.
The birth defect can typically be easily diagnosed prenatally during an ultrasound appointment, but Dr. Walker ? co-founder of the OMNI Research Group (Obstetrics, Maternal and Newborn Investigations) at The Ottawa Hospital ? and his research group wanted to test how well AI-driven pattern recognition could do the job.
?What we demonstrated was in the field of ultrasound we?re able to use the same tools for image classification and identification with a high sensitivity and specificity,? says Dr. Walker, who believes their approach might be applied to other fetal anomalies generally identified by ultrasonography.
We would love to thank the writer of this post for this amazing material
)
[summary] => Journal Reference: Mark C. Walker, Inbal Willner, Olivier X. Miguel, Malia S. Q. Murphy, Darine El-Chaâr, Felipe Moretti, Alysha L. J. Dingwall Harvey, Ruth Rennicks White, Katherine A. Muldoon, André M. Carrington, Steven Hawken, Richard I. Aviv. Using deep-learning in fetal ultrasound analysis for diagnosis of cystic hygroma in the first trimester. PLOS ONE, 2022; ... Read more
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The goal of the team?s study was to demonstrate the potential for deep-learning architecture to support early and reliable identification of cystic hygroma from first trimester ultrasound scans. Cystic hygroma is an embryonic condition that causes the lymphatic vascular system to develop abnormally. It?s a rare and potentially life-threatening disorder that leads to fluid swelling around the head and neck.
The birth defect can typically be easily diagnosed prenatally during an ultrasound appointment, but Dr. Walker ? co-founder of the OMNI Research Group (Obstetrics, Maternal and Newborn Investigations) at The Ottawa Hospital ? and his research group wanted to test how well AI-driven pattern recognition could do the job.
?What we demonstrated was in the field of ultrasound we?re able to use the same tools for image classification and identification with a high sensitivity and specificity,? says Dr. Walker, who believes their approach might be applied to other fetal anomalies generally identified by ultrasonography.
We would love to thank the writer of this post for this amazing material
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[title] => Eating an avocado a day lowers cholesterol levels, study finds
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[creator] => Amanda Tyer
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[description] => ? Krasula / Shutterstock.com In addition to being a very tasty fruit, the avocado is particularly rich in nutrients. It is therefore not surprising to learn that this fruit can be very beneficial for health. A study has shown that daily consumption of avocado helps keep bad cholesterol away. A fruit with many virtues Love ... Read more
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? Krasula / Shutterstock.com
In addition to being a very tasty fruit, the avocado is particularly rich in nutrients. It is therefore not surprising to learn that this fruit can be very beneficial for health. A study has shown that daily consumption of avocado helps keep bad cholesterol away.
A fruit with many virtues
Love it or hate it, there’s no denying that the avocado is a fruit with many health benefits. Very rich in nutrients ? including potassium, vitamin B5, vitamin B9 and copper ? and fiber, avocado is advised to promote intestinal health and heart health. The fruit is also famous for its antioxidants, and for aiding weight loss. Another benefit of the avocado is added to this list.
Read alsoA hangover pill marketed in the UK
A new study published in the journal Journal of the American Heart Association notably assessed the impact of consuming one avocado per day compared to a usual diet. Researchers found that while daily avocado consumption had no impact on waist circumference, belly fat, or liver fat, it did reduce bad cholesterol levels in the body, especially in women. people who suffer from overweight and obesity.
” Although avocados did not affect belly fat or weight gain, the study still provides evidence that avocados can be a beneficial addition to a well-balanced diet. said Penny Kris-Etherton, lead author of the study, in a statement. ” Incorporating one avocado daily in this study did not cause weight gain and also caused a slight decrease in LDL cholesterol ?, she added.
Daily avocado for a better diet
Daily consumption of avocado has also been found to improve overall diet quality. The researchers emphasized this point because better diet quality is linked to a reduced risk of many diseases, such as heart disease, type 2 diabetes and several malignancies. To reach these conclusions, the researchers recruited 1,000 adult participants who were overweight or obese to take part in a six-month experiment.
Read alsoThis man ingests 400 times the recommended dose of vitamin D and overdoses
Half of the participants were asked to eat an avocado every day. The other half were to maintain their usual diet and limit avocado consumption to less than two per month. Abdominal fat, weight and waist circumference of each participant were measured before and after the study. After the study, it was found that the weight of the participants remained stable in both groups. An improvement in diet quality of 8 points on a 100 point scale was also observed.
Finally, a decrease of 2.9 mg/dL (milligrams per decilitre) in total cholesterol and a decrease of 2.5 mg/dL in bad LDL cholesterol were observed. Given these results, researchers are motivated to carry out more studies on the avocado in order to find the best way to consume it to promote well-being and health. To go further, here are 6 natural ways to treat your cholesterol.
We would like to say thanks to the writer of this article for this remarkable material
)
[summary] => ? Krasula / Shutterstock.com In addition to being a very tasty fruit, the avocado is particularly rich in nutrients. It is therefore not surprising to learn that this fruit can be very beneficial for health. A study has shown that daily consumption of avocado helps keep bad cholesterol away. A fruit with many virtues Love ... Read more
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? Krasula / Shutterstock.com
In addition to being a very tasty fruit, the avocado is particularly rich in nutrients. It is therefore not surprising to learn that this fruit can be very beneficial for health. A study has shown that daily consumption of avocado helps keep bad cholesterol away.
A fruit with many virtues
Love it or hate it, there’s no denying that the avocado is a fruit with many health benefits. Very rich in nutrients ? including potassium, vitamin B5, vitamin B9 and copper ? and fiber, avocado is advised to promote intestinal health and heart health. The fruit is also famous for its antioxidants, and for aiding weight loss. Another benefit of the avocado is added to this list.
Read alsoA hangover pill marketed in the UK
A new study published in the journal Journal of the American Heart Association notably assessed the impact of consuming one avocado per day compared to a usual diet. Researchers found that while daily avocado consumption had no impact on waist circumference, belly fat, or liver fat, it did reduce bad cholesterol levels in the body, especially in women. people who suffer from overweight and obesity.
” Although avocados did not affect belly fat or weight gain, the study still provides evidence that avocados can be a beneficial addition to a well-balanced diet. said Penny Kris-Etherton, lead author of the study, in a statement. ” Incorporating one avocado daily in this study did not cause weight gain and also caused a slight decrease in LDL cholesterol ?, she added.
Daily avocado for a better diet
Daily consumption of avocado has also been found to improve overall diet quality. The researchers emphasized this point because better diet quality is linked to a reduced risk of many diseases, such as heart disease, type 2 diabetes and several malignancies. To reach these conclusions, the researchers recruited 1,000 adult participants who were overweight or obese to take part in a six-month experiment.
Read alsoThis man ingests 400 times the recommended dose of vitamin D and overdoses
Half of the participants were asked to eat an avocado every day. The other half were to maintain their usual diet and limit avocado consumption to less than two per month. Abdominal fat, weight and waist circumference of each participant were measured before and after the study. After the study, it was found that the weight of the participants remained stable in both groups. An improvement in diet quality of 8 points on a 100 point scale was also observed.
Finally, a decrease of 2.9 mg/dL (milligrams per decilitre) in total cholesterol and a decrease of 2.5 mg/dL in bad LDL cholesterol were observed. Given these results, researchers are motivated to carry out more studies on the avocado in order to find the best way to consume it to promote well-being and health. To go further, here are 6 natural ways to treat your cholesterol.
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[title] => Florent Pagny cancer victim: is this the end? The singer makes things clear
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[creator] => Jody Bailey
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[pubdate] => Fri, 15 Jul 2022 02:15:07 +0000
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[description] => Since winning the last season of ?The Voice? with Nour, Florent Pagny has been more discreet. Apart from reassuring words about his health, the 60-year-old singer gave himself up in the columns of a people media to dark confidences. Florent Pagny, on the verge of death? The days following his announcement about his lung cancer, ... Read more
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Since winning the last season of ?The Voice? with Nour, Florent Pagny has been more discreet. Apart from reassuring words about his health, the 60-year-old singer gave himself up in the columns of a people media to dark confidences.
Florent Pagny, on the verge of death?
The days following his announcement about his lung cancer, the name of Florent Pagny is everywhere in the media. There are those who worry about his health and then there are those who make headlines to get the public’s attention.
This is also the case with France Matin, which indicates on the front page of its magazine that ?Florent Pagny, only a few weeks left to live?. A false title of course since at the last news, the health of the singer has improved.
The photo posted by the weekly has already been shared by Gala where the main interested party delivered his last session of chemotherapy. The one who has been fighting for several months against lung cancer had gone to Mont Saint-Michel with his partner and their two children.
For this occasion, the father of the family indulged in a few confidences in the context of his exchanges with Nikos Aliagas. If the artist’s fans were worried, they can now be reassured because everything is fine. His condition is gradually improving.
As Pascal Obispo’s colleague pointed out:
?At the latest news, the tumor has shrunk considerably (?)?
“I have strength”
During his speech, Florent Pagny had assured against Nikos Aliagas:
?I tried to avoid asking myself questions, because the answers can hurt you. You also can’t let yourself get carried away with grief or worry that you won’t be able to control. »
What is certain is that his fight had changed the singer. As he confessed:
?I have certain answers that help me see things better. It allowed me to better find what I lost at my age. Cancer has clarified my future and redefined the meaning of my priorities??. My mind works perfectly and I have strength. »
A very supportive man
If the father of Aël and Inca is doing better, it is above all thanks to his efforts. It is also thanks to the support of his relatives, in particular the support of the coaches of the show “The Voice”.
Indeed, since the terrible announcement, the latter were always present for him. That’s not all, they also dedicated messages of comfort to him. On February 4, 2022, for example, Vianney, the young dad, honored the singer in music.
While holding a live for his fans on Instagram, he wanted to speak up and explain why he did not want to come out of silence right away.
?I did not react to my friend Florent Pagny’s announcement. I did not react because I had been living with this announcement for a few days already. There were a lot of emotions in me and when I react hot it’s not very nice, ?he said..
And to support him in this fight against the disease, he performed one of his friend’s hits, which is “important” to him. Totally moving musical notes for Vianney since the artist has a very special relationship with the singer.
?I owe a lot to Florent, continued the one who had been chosen by Florent Pagny to accompany him on his tour Aging together, in 2014. My first concerts were with him, in the first part. »
The moving message of Marc Lavoine
Like Vianney, Marc Lavoine also sent a message of support to his colleague from ?The Voice?.
?He has been my friend for forty years, we call each other every day, he confided on the airwaves of Europe 1 on January 27, 2022. (?) He will be on stage soon. I think that’s all that can be said. The rest, he has already said it to him and I think it belongs to him, ?he said.
Supported by his friends, but also his wife and their two children, Florent Pagny put himself ?in warrior mode to face this ordeal?, as he said on Instagram. Beating, he entered “a six-month protocol of chemotherapy and X-rays”. And the results are pretty good. Indeed, it turned out that his cancer had changed in size.
We wish to thank the author of this write-up for this incredible web content
)
[summary] => Since winning the last season of ?The Voice? with Nour, Florent Pagny has been more discreet. Apart from reassuring words about his health, the 60-year-old singer gave himself up in the columns of a people media to dark confidences. Florent Pagny, on the verge of death? The days following his announcement about his lung cancer, ... Read more
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Since winning the last season of ?The Voice? with Nour, Florent Pagny has been more discreet. Apart from reassuring words about his health, the 60-year-old singer gave himself up in the columns of a people media to dark confidences.
Florent Pagny, on the verge of death?
The days following his announcement about his lung cancer, the name of Florent Pagny is everywhere in the media. There are those who worry about his health and then there are those who make headlines to get the public’s attention.
This is also the case with France Matin, which indicates on the front page of its magazine that ?Florent Pagny, only a few weeks left to live?. A false title of course since at the last news, the health of the singer has improved.
The photo posted by the weekly has already been shared by Gala where the main interested party delivered his last session of chemotherapy. The one who has been fighting for several months against lung cancer had gone to Mont Saint-Michel with his partner and their two children.
For this occasion, the father of the family indulged in a few confidences in the context of his exchanges with Nikos Aliagas. If the artist’s fans were worried, they can now be reassured because everything is fine. His condition is gradually improving.
As Pascal Obispo’s colleague pointed out:
?At the latest news, the tumor has shrunk considerably (?)?
“I have strength”
During his speech, Florent Pagny had assured against Nikos Aliagas:
?I tried to avoid asking myself questions, because the answers can hurt you. You also can’t let yourself get carried away with grief or worry that you won’t be able to control. »
What is certain is that his fight had changed the singer. As he confessed:
?I have certain answers that help me see things better. It allowed me to better find what I lost at my age. Cancer has clarified my future and redefined the meaning of my priorities??. My mind works perfectly and I have strength. »
A very supportive man
If the father of Aël and Inca is doing better, it is above all thanks to his efforts. It is also thanks to the support of his relatives, in particular the support of the coaches of the show “The Voice”.
Indeed, since the terrible announcement, the latter were always present for him. That’s not all, they also dedicated messages of comfort to him. On February 4, 2022, for example, Vianney, the young dad, honored the singer in music.
While holding a live for his fans on Instagram, he wanted to speak up and explain why he did not want to come out of silence right away.
?I did not react to my friend Florent Pagny’s announcement. I did not react because I had been living with this announcement for a few days already. There were a lot of emotions in me and when I react hot it’s not very nice, ?he said..
And to support him in this fight against the disease, he performed one of his friend’s hits, which is “important” to him. Totally moving musical notes for Vianney since the artist has a very special relationship with the singer.
?I owe a lot to Florent, continued the one who had been chosen by Florent Pagny to accompany him on his tour Aging together, in 2014. My first concerts were with him, in the first part. »
The moving message of Marc Lavoine
Like Vianney, Marc Lavoine also sent a message of support to his colleague from ?The Voice?.
?He has been my friend for forty years, we call each other every day, he confided on the airwaves of Europe 1 on January 27, 2022. (?) He will be on stage soon. I think that’s all that can be said. The rest, he has already said it to him and I think it belongs to him, ?he said.
Supported by his friends, but also his wife and their two children, Florent Pagny put himself ?in warrior mode to face this ordeal?, as he said on Instagram. Beating, he entered “a six-month protocol of chemotherapy and X-rays”. And the results are pretty good. Indeed, it turned out that his cancer had changed in size.
We wish to thank the author of this write-up for this incredible web content
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[title] => Five books and five films about a Madrid as apocalyptic as this heat wave
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[creator] => Laura Surber
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[pubdate] => Fri, 15 Jul 2022 01:21:28 +0000
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[description] => Madrid, like almost all of Spain, is experiencing a week of soaring temperatures worthy of Hell itself. The threat of climatic disaster hangs over the city as if it were the apocalypse itself… and it would not be the first to suffer the capital. Week of infernal heat in Madrid: maximum of 41ºC and tropical ... Read more
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Madrid, like almost all of Spain, is experiencing a week of soaring temperatures worthy of Hell itself. The threat of climatic disaster hangs over the city as if it were the apocalypse itself… and it would not be the first to suffer the capital.
Week of infernal heat in Madrid: maximum of 41ºC and tropical minimum
Know more
At least, if we look at cinema and literature. Because Moncloa may not be invaded with the same frequency as the White House, but Madrid is also full of catastrophic stories. Perhaps a little more traditional or precarious, but that makes them even closer and, therefore, more terrifying. Below we collect some of them.
they lie to usby Eduardo Vaquerizo
An economic apocalypse that increasingly feels less imaginary. Spain, mid-21st century. The hangover from the crises has left a world in which mega-corporations dominate a hyper-technological society built on the ruins of states. The wild growth of inequality has turned city centers into great fortresses where the privileged live and work, surrounded by immense suburbs filled with an army of increasingly disaffected disinherited.
In this context so far away from our reality, they lie to us (Fantascy, 2015) focuses on a woman: Nora Robles. She works in Madrid as a bodyguard for one of the most powerful men in the country. Her life is simple. She and her husband hope to have a child, buy a flat, survive. Until she is forced to go on a frantic run to solve a crime that she has been wrongfully accused of.
mockupsby Carlos Vermouth
How catching a bus to Puerta Bonita can change your life. Perhaps still today Carlos Vermut’s roundest work, in this short film he doesn’t even need four minutes to situate us in a city ravaged by a strange catastrophe and, incidentally, denounce the traps of the most tearful cinema. On mockups (2009) it is better not to tell anything (its inclusion here is already a bit of a spoiler) and directly enjoy the ingenuity of an idea as simple as it is round.
Two Thousand Madrid Fifty Fourby Santiago Miralles
The future is not always a straight line of progress and our collapse may be too far in the past. This ingenious fable by Santiago Miralles, published by SL Calambur Editorial in 2004, accounts for this.
New York, 2054. Andrés Longoria is a former professor of classical languages ??turned high-ranking official of the Central Commission. He is commissioned to examine the candidatures for the designation of the sixteen most representative cities of universal culture. After visiting various countries, he lands in Madrid, from where he has been absent for a long time. He discovers that he hardly recognizes the city, and not just because it has grown or its customs have changed. An astonishing and dangerous project is underway in the center: to rebuild Madrid building by building to get it back to how it looked in the 17th century.
the unlived daysby Alfonso Cortes-Cavanillas
The Mayans predicted that 2012 was going to be La La Love You’s favorite year, that is, the end of the world… until it wasn’t. Which did not prevent many works from different disciplines from addressing the possible goodbye of humanity. One of them was the unlived days (2012), which approaches from an intimate perspective the last moments of our happy ending, scheduled for December 21 of that year.
The movie may have failed on the date, but justifying our extinction by the radiation expelled by the sun is the most real thing on the whole list. This romantic drama about the friendship of Alfonso Cortés-Cavanillas proves that it is never too late to fall in love, although some moments are more opportune than others. And yes, the Love of Lesbian song plays, created specifically for the occasion.
stories of An entire city bathed in human bloodby Jorge de Cascante
This book of short stories by Jorge de Cascante, published by Blackie Books in 2022, is neither strictly dystopian nor futuristic. In fact, it speaks a lot and very well about the planet and the city that we live in. ?Eighty stories about people and animals working outdoors in a world where everything is lost?, can be read on the back cover. And real. But there is a fanciful and incredulous residue before this reality that we suffer, as if it were a dream or an imagination that will end sooner rather than later.
Not all the stories are set in Madrid (the author takes us to places as exotic as Ávila), but those that are reflect very well both its strange and murky idiosyncrasies (see the story the gnomes and its references to Retiro or Villaverde) as the accelerationist delirium that the city has become (we strongly recommend the people of Moratalaz Orchestral maneuvers in the darkdespite its brevity or precisely because of it).
The Day of the Beastby Alex de la Iglesia
Little to say about the most obvious inclusion of the compilation, a satanic apocalypse that in 1995 definitively elevated Álex de la Iglesia as a cult director, a status that he still retains even though most of his career seems like a constant effort to destroy it. Here, however, he created a good handful of iconic images thanks to the terrifying and usually wasted imagery of Madrid (from the Schweppes poster on Gran Vía to the Torres Kio), as well as the talent of an actor as colossal, precise and natural as he was. Alex Angle.
tears in the rainby Rosa Montero
The fantastic genre was no stranger to Rosa Montero (in 1990 she had published the novel Shaking), but hereHe approaches it with a special attachment to reality, without losing a bit of creativity. tears in the rain (Seix Barral, 2011) is set in the Madrid of some hypothetical? United States of Earth. It’s 2019 and unexplained berserk replicant deaths have skyrocketed. Detective Bruna Husky tries to discover what is behind this collective madness. Meanwhile, an anonymous person transforms the Earth’s documentation file to modify the history of humanity. References to bladerunner (1982) and to the literary original by Philip K. Dick, Do Androids Dream of Electric Sheep? (1968), do not stay in the title.
And for those who are left wanting more, there are two sequels that complete the series: the weight of the heart (2015) and the times of hate (2018).
Alienby Nacho Vigalondo
Can an alien invasion be told from a flat in Madrid? Nacho Vigalondo proposed it to him and with four (or five) performers, few effects and the spirit of a shameless romantic comedy, he built his particular vision of what Alien (2011). An intimidating and uncertain threat that seems the least important for a group of jealous people, in love and above all crazy, who are not afraid to go through the vacant lots and lots of a deserted city.
Madrid: borderby David Llorente
The capital described in Madrid: border (Alrevés Editorial, 2016) is atypical: a Madrid with a beach, a marina, a promenade… A disgusting city where the president speaks from a plasma and hammers over and over again with messages of false recovery to the citizens, who live in their daily evictions, who fight to sleep on cardboard, who are powerless before the police, who are not attended to because they lack a health card and travel to the airport to get one-way tickets to other countries in search of a possibility that here it is denied. Not exactly a surreal approach.
Through a kaleidoscopic story, David Llorente deals with stories of desperate people, without a voice, people who want to cry and cannot (or are not allowed). He talks about a city full of bums and trash eaters, but also full of people from above (from very above) who deny all these realities. Madrid: border It is a novel written from anger, but also from hope.
I’m legendby Mario Gomez Martin
Neither Vincent Price, nor Charlton Heston, much less Will Smith. The best film adaptation of the famous dystopian-vampiric novel by Richard Matheson dates from 1967, is Spanish and was lost until just two years ago. During the pandemic, Filmoteca Española strengthened its program flowers in the shade, an online initiative that allows access for a limited time to exclusive materials from its archive. One of the first shared findings was this very unique film.
Its director, Mario Gómez Martín, trained at the Official School of Cinematography (EOC) in Madrid, which filmmakers such as Juan Antonio Bardem, Luis García Berlanga, Josefina Molina, Víctor Erice and Pilar Miró also passed through. However, Gómez Martín had to leave the cinema for economic and work reasons (he worked most of his career as a director at RTVE), so his career was limited to internships at the EOC. At least now we can recover jewels like this and his work is no longer a legend.
Bonuses: Safe place and Isaac Rosa’s anti-apocalypse
In a recent interview, the writer Isaac Rosa acknowledged his ?tiredness as a reader, spectator and citizen of the abundance of dystopias we live with?. ?It seems that all the cultural products that look to the future coincide in presenting that the conflicts of the present have worsened or some kind of disaster or catastrophe has occurred: less democracy, more inequality, climate change has gotten out of hand or technology controlling us. […] they have become a commercial genre, the spectacularization of the end of the world is fascinating?, he continued.
Rosa contrasts these catastrophic looks with the ideas of the book a paradise in hellby Rebecca Solnit, about which one of the characters in her latest novel speaks, Safe place (Seix Barral, 2022): “Every time there has been a tragic situation, people cooperated and solved what the collapsed power no longer did”, the author of Happy ending (2018). In the correlation and tension between disaster and goodness moves precisely Safe placeabout a key day in the life of three men (grandfather, father and son) belonging to a family linked to the bunker business low cost
For Ignacio Pato, journalist author of this interview, there are things inspired by neighborhood groups in Madrid (to which Rosa was linked when he lived in the city), although other references made him think of Seville. Here it is, in any case, this anti-apocalyptic recommendation.
We wish to say thanks to the author of this short article for this incredible web content
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Madrid, like almost all of Spain, is experiencing a week of soaring temperatures worthy of Hell itself. The threat of climatic disaster hangs over the city as if it were the apocalypse itself… and it would not be the first to suffer the capital.
Week of infernal heat in Madrid: maximum of 41ºC and tropical minimum
Know more
At least, if we look at cinema and literature. Because Moncloa may not be invaded with the same frequency as the White House, but Madrid is also full of catastrophic stories. Perhaps a little more traditional or precarious, but that makes them even closer and, therefore, more terrifying. Below we collect some of them.
they lie to usby Eduardo Vaquerizo
An economic apocalypse that increasingly feels less imaginary. Spain, mid-21st century. The hangover from the crises has left a world in which mega-corporations dominate a hyper-technological society built on the ruins of states. The wild growth of inequality has turned city centers into great fortresses where the privileged live and work, surrounded by immense suburbs filled with an army of increasingly disaffected disinherited.
In this context so far away from our reality, they lie to us (Fantascy, 2015) focuses on a woman: Nora Robles. She works in Madrid as a bodyguard for one of the most powerful men in the country. Her life is simple. She and her husband hope to have a child, buy a flat, survive. Until she is forced to go on a frantic run to solve a crime that she has been wrongfully accused of.
mockupsby Carlos Vermouth
How catching a bus to Puerta Bonita can change your life. Perhaps still today Carlos Vermut’s roundest work, in this short film he doesn’t even need four minutes to situate us in a city ravaged by a strange catastrophe and, incidentally, denounce the traps of the most tearful cinema. On mockups (2009) it is better not to tell anything (its inclusion here is already a bit of a spoiler) and directly enjoy the ingenuity of an idea as simple as it is round.
Two Thousand Madrid Fifty Fourby Santiago Miralles
The future is not always a straight line of progress and our collapse may be too far in the past. This ingenious fable by Santiago Miralles, published by SL Calambur Editorial in 2004, accounts for this.
New York, 2054. Andrés Longoria is a former professor of classical languages ??turned high-ranking official of the Central Commission. He is commissioned to examine the candidatures for the designation of the sixteen most representative cities of universal culture. After visiting various countries, he lands in Madrid, from where he has been absent for a long time. He discovers that he hardly recognizes the city, and not just because it has grown or its customs have changed. An astonishing and dangerous project is underway in the center: to rebuild Madrid building by building to get it back to how it looked in the 17th century.
the unlived daysby Alfonso Cortes-Cavanillas
The Mayans predicted that 2012 was going to be La La Love You’s favorite year, that is, the end of the world… until it wasn’t. Which did not prevent many works from different disciplines from addressing the possible goodbye of humanity. One of them was the unlived days (2012), which approaches from an intimate perspective the last moments of our happy ending, scheduled for December 21 of that year.
The movie may have failed on the date, but justifying our extinction by the radiation expelled by the sun is the most real thing on the whole list. This romantic drama about the friendship of Alfonso Cortés-Cavanillas proves that it is never too late to fall in love, although some moments are more opportune than others. And yes, the Love of Lesbian song plays, created specifically for the occasion.
stories of An entire city bathed in human bloodby Jorge de Cascante
This book of short stories by Jorge de Cascante, published by Blackie Books in 2022, is neither strictly dystopian nor futuristic. In fact, it speaks a lot and very well about the planet and the city that we live in. ?Eighty stories about people and animals working outdoors in a world where everything is lost?, can be read on the back cover. And real. But there is a fanciful and incredulous residue before this reality that we suffer, as if it were a dream or an imagination that will end sooner rather than later.
Not all the stories are set in Madrid (the author takes us to places as exotic as Ávila), but those that are reflect very well both its strange and murky idiosyncrasies (see the story the gnomes and its references to Retiro or Villaverde) as the accelerationist delirium that the city has become (we strongly recommend the people of Moratalaz Orchestral maneuvers in the darkdespite its brevity or precisely because of it).
The Day of the Beastby Alex de la Iglesia
Little to say about the most obvious inclusion of the compilation, a satanic apocalypse that in 1995 definitively elevated Álex de la Iglesia as a cult director, a status that he still retains even though most of his career seems like a constant effort to destroy it. Here, however, he created a good handful of iconic images thanks to the terrifying and usually wasted imagery of Madrid (from the Schweppes poster on Gran Vía to the Torres Kio), as well as the talent of an actor as colossal, precise and natural as he was. Alex Angle.
tears in the rainby Rosa Montero
The fantastic genre was no stranger to Rosa Montero (in 1990 she had published the novel Shaking), but hereHe approaches it with a special attachment to reality, without losing a bit of creativity. tears in the rain (Seix Barral, 2011) is set in the Madrid of some hypothetical? United States of Earth. It’s 2019 and unexplained berserk replicant deaths have skyrocketed. Detective Bruna Husky tries to discover what is behind this collective madness. Meanwhile, an anonymous person transforms the Earth’s documentation file to modify the history of humanity. References to bladerunner (1982) and to the literary original by Philip K. Dick, Do Androids Dream of Electric Sheep? (1968), do not stay in the title.
And for those who are left wanting more, there are two sequels that complete the series: the weight of the heart (2015) and the times of hate (2018).
Alienby Nacho Vigalondo
Can an alien invasion be told from a flat in Madrid? Nacho Vigalondo proposed it to him and with four (or five) performers, few effects and the spirit of a shameless romantic comedy, he built his particular vision of what Alien (2011). An intimidating and uncertain threat that seems the least important for a group of jealous people, in love and above all crazy, who are not afraid to go through the vacant lots and lots of a deserted city.
Madrid: borderby David Llorente
The capital described in Madrid: border (Alrevés Editorial, 2016) is atypical: a Madrid with a beach, a marina, a promenade… A disgusting city where the president speaks from a plasma and hammers over and over again with messages of false recovery to the citizens, who live in their daily evictions, who fight to sleep on cardboard, who are powerless before the police, who are not attended to because they lack a health card and travel to the airport to get one-way tickets to other countries in search of a possibility that here it is denied. Not exactly a surreal approach.
Through a kaleidoscopic story, David Llorente deals with stories of desperate people, without a voice, people who want to cry and cannot (or are not allowed). He talks about a city full of bums and trash eaters, but also full of people from above (from very above) who deny all these realities. Madrid: border It is a novel written from anger, but also from hope.
I’m legendby Mario Gomez Martin
Neither Vincent Price, nor Charlton Heston, much less Will Smith. The best film adaptation of the famous dystopian-vampiric novel by Richard Matheson dates from 1967, is Spanish and was lost until just two years ago. During the pandemic, Filmoteca Española strengthened its program flowers in the shade, an online initiative that allows access for a limited time to exclusive materials from its archive. One of the first shared findings was this very unique film.
Its director, Mario Gómez Martín, trained at the Official School of Cinematography (EOC) in Madrid, which filmmakers such as Juan Antonio Bardem, Luis García Berlanga, Josefina Molina, Víctor Erice and Pilar Miró also passed through. However, Gómez Martín had to leave the cinema for economic and work reasons (he worked most of his career as a director at RTVE), so his career was limited to internships at the EOC. At least now we can recover jewels like this and his work is no longer a legend.
Bonuses: Safe place and Isaac Rosa’s anti-apocalypse
In a recent interview, the writer Isaac Rosa acknowledged his ?tiredness as a reader, spectator and citizen of the abundance of dystopias we live with?. ?It seems that all the cultural products that look to the future coincide in presenting that the conflicts of the present have worsened or some kind of disaster or catastrophe has occurred: less democracy, more inequality, climate change has gotten out of hand or technology controlling us. […] they have become a commercial genre, the spectacularization of the end of the world is fascinating?, he continued.
Rosa contrasts these catastrophic looks with the ideas of the book a paradise in hellby Rebecca Solnit, about which one of the characters in her latest novel speaks, Safe place (Seix Barral, 2022): “Every time there has been a tragic situation, people cooperated and solved what the collapsed power no longer did”, the author of Happy ending (2018). In the correlation and tension between disaster and goodness moves precisely Safe placeabout a key day in the life of three men (grandfather, father and son) belonging to a family linked to the bunker business low cost
For Ignacio Pato, journalist author of this interview, there are things inspired by neighborhood groups in Madrid (to which Rosa was linked when he lived in the city), although other references made him think of Seville. Here it is, in any case, this anti-apocalyptic recommendation.
We wish to say thanks to the author of this short article for this incredible web content
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[title] => Researchers find the missing photonic link to enable an all-silicon quantum internet
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[creator] => Laura Surber
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[description] => Journal Reference: M. Kiczynski, S. K. Gorman, H. Geng, M. B. Donnelly, Y. Chung, Y. He, J. G. Keizer, M. Y. Simmons. Engineering topological states in atom-based semiconductor quantum dots. Nature, 2022; 606 (7915): 694 DOI: 10.1038/s41586-022-04706-0 Their research, published in Nature today, describes their observations of over 150,000 silicon ?T centre? photon-spin qubits, an ... Read more
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M. Kiczynski, S. K. Gorman, H. Geng, M. B. Donnelly, Y. Chung, Y. He, J. G. Keizer, M. Y. Simmons. Engineering topological states in atom-based semiconductor quantum dots. Nature, 2022; 606 (7915): 694 DOI: 10.1038/s41586-022-04706-0
Their research, published in Nature today, describes their observations of over 150,000 silicon ?T centre? photon-spin qubits, an important milestone that unlocks immediate opportunities to construct massively scalable quantum computers and the quantum internet that will connect them.
Quantum computing has enormous potential to provide computing power well beyond the capabilities of today?s supercomputers, which could enable advances in many other fields, including chemistry, materials science, medicine and cybersecurity.
In order to make this a reality, it is necessary to produce both stable, long-lived qubits that provide processing power, as well as the communications technology that enables these qubits to link together at scale.
Past research has indicated that silicon can produce some of the most stable and long-lived qubits in the industry. Now the research published by Daniel Higginbottom, Alex Kurkjian, and co-authors provides proof of principle that T centres, a specific luminescent defect in silicon, can provide a ?photonic link? between qubits. This comes out of the SFU Silicon Quantum Technology Lab in SFU?s Physics Department, co-led by Stephanie Simmons, Canada Research Chair in Silicon Quantum Technologies and Michael Thewalt, Professor Emeritus.
?This work is the first measurement of single T centresin isolation, and actually, the first measurement of any single spin in silicon to be performed with only optical measurements,? says Stephanie Simmons.
?An emitter like the T centre that combines high-performance spin qubits and optical photon generation is ideal to make scalable, distributed, quantum computers, because they can handle the processing and the communications together, rather than needing to interface two different quantum technologies, one for processing and one for communications,? Simmons says.
In addition, T centres have the advantage of emitting light at the same wavelength that today?s metropolitan fibre communications and telecom networking equipment use.
?With T centres, you can build quantum processors that inherently communicate with other processors,? Simmons says. ?When your silicon qubit can communicate by emitting photons (light) in the same band used in data centres and fiber networks, you get these same benefits for connecting the millions of qubits needed for quantum computing.?
Developing quantum technology using silicon provides opportunities to rapidly scale quantum computing. The global semiconductor industry is already able to inexpensively manufacture silicon computer chips at scale, with a staggering degree of precision. This technology forms the backbone of modern computing and networking, from smartphones to the world?s most powerful supercomputers.
?By finding a way to create quantum computing processors in silicon, you can take advantage of all of the years of development, knowledge, and infrastructure used to manufacture conventional computers, rather than creating a whole new industry for quantum manufacturing,? Simmons says. ?This represents an almost insurmountable competitive advantage in the international race for a quantum computer.?
We would love to thank the author of this short article for this awesome material
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Their research, published in Nature today, describes their observations of over 150,000 silicon ?T centre? photon-spin qubits, an important milestone that unlocks immediate opportunities to construct massively scalable quantum computers and the quantum internet that will connect them.
Quantum computing has enormous potential to provide computing power well beyond the capabilities of today?s supercomputers, which could enable advances in many other fields, including chemistry, materials science, medicine and cybersecurity.
In order to make this a reality, it is necessary to produce both stable, long-lived qubits that provide processing power, as well as the communications technology that enables these qubits to link together at scale.
Past research has indicated that silicon can produce some of the most stable and long-lived qubits in the industry. Now the research published by Daniel Higginbottom, Alex Kurkjian, and co-authors provides proof of principle that T centres, a specific luminescent defect in silicon, can provide a ?photonic link? between qubits. This comes out of the SFU Silicon Quantum Technology Lab in SFU?s Physics Department, co-led by Stephanie Simmons, Canada Research Chair in Silicon Quantum Technologies and Michael Thewalt, Professor Emeritus.
?This work is the first measurement of single T centresin isolation, and actually, the first measurement of any single spin in silicon to be performed with only optical measurements,? says Stephanie Simmons.
?An emitter like the T centre that combines high-performance spin qubits and optical photon generation is ideal to make scalable, distributed, quantum computers, because they can handle the processing and the communications together, rather than needing to interface two different quantum technologies, one for processing and one for communications,? Simmons says.
In addition, T centres have the advantage of emitting light at the same wavelength that today?s metropolitan fibre communications and telecom networking equipment use.
?With T centres, you can build quantum processors that inherently communicate with other processors,? Simmons says. ?When your silicon qubit can communicate by emitting photons (light) in the same band used in data centres and fiber networks, you get these same benefits for connecting the millions of qubits needed for quantum computing.?
Developing quantum technology using silicon provides opportunities to rapidly scale quantum computing. The global semiconductor industry is already able to inexpensively manufacture silicon computer chips at scale, with a staggering degree of precision. This technology forms the backbone of modern computing and networking, from smartphones to the world?s most powerful supercomputers.
?By finding a way to create quantum computing processors in silicon, you can take advantage of all of the years of development, knowledge, and infrastructure used to manufacture conventional computers, rather than creating a whole new industry for quantum manufacturing,? Simmons says. ?This represents an almost insurmountable competitive advantage in the international race for a quantum computer.?
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[title] => In calo i mercati europei, Milano paga crisi politica
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[creator] => Susan Street
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[description] => (Teleborsa) – Si muove in territorio negativo Piazza Affari. Stesso andamento al ribasso anche per le principali Borse europee. Intanto i listini USA mostrano scambi in rosso. La piazza milanese paga il rischio di una crisi di Governo. Il premier Mario Draghi è salito al Quirinale subito dopo il voto del Senato sul Dl Aiuti. ... Read more
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(Teleborsa) – Si muove in territorio negativo Piazza Affari. Stesso andamento al ribasso anche per le principali Borse europee. Intanto i listini USA mostrano scambi in rosso. La piazza milanese paga il rischio di una crisi di Governo. Il premier Mario Draghi è salito al Quirinale subito dopo il voto del Senato sul Dl Aiuti. L?Aula ha confermato la fiducia all’esecutivo ma – come ampiamente annunciato – il M5s non ha partecipato al voto risultando assente alla prima e alla seconda chiama.
Sul mercato valutario, sessione debole per l’Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,34%. Perde terreno l’oro, che scambia a 1.708,9 dollari l’oncia, ritracciando dell’1,46%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 93,28 dollari per barile, in forte calo del 3,14%.
In deciso rialzo lo spread, che si posiziona a +217 punti base, con un forte incremento di 13 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,31%. Il differenziale in tensione fin dalla prima parte della seduta, dopo le dichiarazioni del Movimento 5 Stelle che ha comunicato l’intenzione di abbandonare l’Aula al momento della votazione in Senato sulla fiducia al decreto Aiuti, portando potenzialmente a una caduta dell’attuale maggioranza.
Tra i listini europei sensibili perdite per Francoforte, in calo dell’1,86%, in apnea Londra, che arretra dell’1,63%, e sotto pressione Parigi, con un forte ribasso dell’1,41%. Giornata nera per la Borsa di Milano, che mostra una discesa del 3,44%, portando avanti la scia ribassista di quattro cali consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 23.318 punti, ritracciando dello 0,93%.
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 1,6 miliardi di euro, in calo rispetto ai 1,73 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,59 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,46 miliardi.
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, acquisti a piene mani su Saipem, che vanta un incremento del 5,69%.
Effervescente Amplifon, con un progresso del 2,06%.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Telecom Italia, che ha archiviato la seduta a -6,40%.
Tonfo di BPER, che mostra una caduta del 6,17%.
Soffre Unicredit, che evidenzia una perdita del 6,11%.
Preda dei venditori Enel, con un decremento del 5,70%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Sanlorenzo (+2,96%), Ferragamo (+1,26%), Antares Vision (+0,92%) e Sesa (+0,88%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Technogym, che ha archiviato la seduta a -7,71%.
Si concentrano le vendite su Banca MPS, che soffre un calo del 7,01%.
Lettera su Anima Holding, che registra un importante calo del 6,09%.
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(Teleborsa) – Si muove in territorio negativo Piazza Affari. Stesso andamento al ribasso anche per le principali Borse europee. Intanto i listini USA mostrano scambi in rosso. La piazza milanese paga il rischio di una crisi di Governo. Il premier Mario Draghi è salito al Quirinale subito dopo il voto del Senato sul Dl Aiuti. L?Aula ha confermato la fiducia all’esecutivo ma – come ampiamente annunciato – il M5s non ha partecipato al voto risultando assente alla prima e alla seconda chiama.
Sul mercato valutario, sessione debole per l’Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,34%. Perde terreno l’oro, che scambia a 1.708,9 dollari l’oncia, ritracciando dell’1,46%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 93,28 dollari per barile, in forte calo del 3,14%.
In deciso rialzo lo spread, che si posiziona a +217 punti base, con un forte incremento di 13 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,31%. Il differenziale in tensione fin dalla prima parte della seduta, dopo le dichiarazioni del Movimento 5 Stelle che ha comunicato l’intenzione di abbandonare l’Aula al momento della votazione in Senato sulla fiducia al decreto Aiuti, portando potenzialmente a una caduta dell’attuale maggioranza.
Tra i listini europei sensibili perdite per Francoforte, in calo dell’1,86%, in apnea Londra, che arretra dell’1,63%, e sotto pressione Parigi, con un forte ribasso dell’1,41%. Giornata nera per la Borsa di Milano, che mostra una discesa del 3,44%, portando avanti la scia ribassista di quattro cali consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 23.318 punti, ritracciando dello 0,93%.
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 1,6 miliardi di euro, in calo rispetto ai 1,73 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,59 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,46 miliardi.
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, acquisti a piene mani su Saipem, che vanta un incremento del 5,69%.
Effervescente Amplifon, con un progresso del 2,06%.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Telecom Italia, che ha archiviato la seduta a -6,40%.
Tonfo di BPER, che mostra una caduta del 6,17%.
Soffre Unicredit, che evidenzia una perdita del 6,11%.
Preda dei venditori Enel, con un decremento del 5,70%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Sanlorenzo (+2,96%), Ferragamo (+1,26%), Antares Vision (+0,92%) e Sesa (+0,88%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Technogym, che ha archiviato la seduta a -7,71%.
Si concentrano le vendite su Banca MPS, che soffre un calo del 7,01%.
Lettera su Anima Holding, che registra un importante calo del 6,09%.
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[title] => Ayuno intermitente 18/6, cmo perder peso de forma sencilla, saludable y sin pasar hambre
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[creator] => Margaret Stallworth
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[description] => Actualizado Jueves, 13 enero 2022 – 12:35 Bien hecho, el ayuno intermitente es una opcin muy til para recuperarnos de los excesos de ciertos momentos del ao, aunque tiene muchos ms efectos positivos sobre el organismo. Shutterstock El reto fitness de Cesc Escol para romper el bucl del sof: dos semanas bastan para cambiar tu ... Read more
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Actualizado
Bien hecho, el ayuno intermitente es una opcin muy til para recuperarnos de los excesos de ciertos momentos del ao, aunque tiene muchos ms efectos positivos sobre el organismo.
Shutterstock
El reto fitness de Cesc Escol para romper el bucl del sof: dos semanas bastan para cambiar tu cuerpo
Ayunar de forma voluntaria, es decir, restringir la ingesta de alimentos slidos, es algo que se ha hecho toda la vida, por razones culturales o de forma involuntaria en el caso de guerras y hambrunas. “Nunca hemos tenido tanta disponibilidad de comida, y a todas horas, como ahora. Y es lgico pensar que nuestro cuerpo est adaptado a dichos periodos de ayuno, e incluso es posible que fueran imprescindibles para evolucionar, porque sin esa capacidad nos habramos extinguido”, afirma el doctor Ramn de Cangas Morn en su libro ‘Ayuno intermitente’ (ed. Oberon), donde analiza esta dieta y otras tres de las ms populares del momento: cetognica, paleodieta y cronodieta.
Nos permita evolucionar o no, lo cierto es que en los laboratorios ya se han comprobado los “profundos efectos beneficiosos” del ayuno, que no solo ayuda a adelgazar sino que tambin es til “para contrarrestar algunos problemas relacionados con la edad como la diabetes, enfermedades cardiovasculares y trastornos neurolgicos“, explica el doctor. “El ayuno intermitente es una opcin, una herramienta, para determinadas personas de cara a la prdida de peso y una estrategia diettica que se puede valorar como coadyuvante en la prevencin y el tratamiento de ciertas patologas crnicas, metablicas y cardiovasculares”, asegura.
Se trata de un tipo de dieta que puede usarse durante unos das en ciertos periodos del ao, pero que “es una opcin til en cualquier momento y que puede mantenerse en el tiempo”, explica Ramn de Cangas. “Si en las horas de ingesta consumimos alimentos reales y de verdad suficientes para alcanzar las recomendaciones nutricionales, no supone problema alguno”.
No obstante, para iniciarse de forma segura en este mtodo -que nos permitira perder de 2 a 4 kilos por mes y que despus de ese tiempo hara evidente la reduccin de la grasa corporal-, el doctor insiste en que es “importante acudir a un dietista-nutricionista. “No est recomendado en personas con trastornos de la conducta alimentaria, y adems no debe ser ‘publicitado’ o promocionado como una forma de compensar otros excesos, porque eso puede originar problemas”, advierte el experto. “El objetivo de cualquier herramienta diettica, ayuno intermitente incluido, debe ser aprender a comer, y el efecto secundario ser mejorar la salud y perder peso corporal”.
Entonces, cmo diferencias cundo lo ests haciendo bien y cundo se te va de las manos y puede ser peligroso para tu salud?, le preguntamos. “Si el ayuno intermitente se utiliza para compensar excesos, como un elevado consumo de alimentos ultraprocesados, o para compensar atracones estamos poniendo en juego la salud”, afirma con rotundidad.
CUNDO Y CMO HACER AYUNO INTERMITENTE
Los protocolos de ayuno intermitente se pueden agrupar de muchas formas, pero en general podemos hablar de “ayuno de das alternos (un da normal y otro con pocas kilocaloras), ayuno de da completo (6 das normales y uno de ayuno total) y alimentacin con restriccin de tiempo”, explica Ramn de Cangas. Segn diferentes ensayos, haciendo el primero durante un periodo de 3 a 12 semanas se pierde entre un 3% y un 7% del peso corporal y de 3 a 5,5 kilos de grasa.
En cuanto al ayuno diario, existen diferentes formatos. Los ms habituales son el 16:8 (16 horas de ayuno), el 18:6 (18 horas de ayuno) y el 14:10 (14 horas de ayuno). Pero al margen de la cantidad de horas sin ingerir alimentos, tambin influye cundo los tomemos: “Varias lneas de investigacin apoyan la hiptesis de que reducir o eliminar la alimentacin nocturna y prolongar los intervalos de ayuno por la noche puede dar lugar a mejoras sostenidas en la salud”, asegura el doctor.
UNA SEMANA DE AYUNO INTERMITENTE PARA INICIARSE
Este ejemplo de men de una semana, propuesto por el doctor Ramn de Cangas, es una forma muy sencilla de comenzar en la prctica del ayuno intermitente cuando mejores resultados da y es ms fcil de seguir, por la noche, para aprovechar las horas de sueo. Sigue la frmula 16:8, es decir, 16 horas de ayuno, en versin matutina, lo que significa que desayunamos y comemos, y este almuerzo de medioda se hace antes de las 15 horas.
Lunes. Desayuno: huevos revueltos, pan integral con aceite de oliva, cecina, virgen extra y tomate, fruta de temporada. Comida: pur de verduras, salteado de lentejas con ternera y tomate, fruta de temporada
Martes. Desayuno: yogur natural sin azcar, nueces crudas sin sal y almendras crudas sin sal, pechuga de pollo a la plancha, fruta de temporada. Comida: crema de calabacn, pollo con pasta y championes, fruta de temporada.
Mircoles. Desayuno: cuajada, avellanas tostadas y copos de avena, lomo embuchado, fruta de temporada. Comida: ensalada de tomate, guiso de calabaza y calamares, fruta de temporada.
Jueves. Desayuno: requesn, tortitas de avena, chocolate al 99% de cacao, fruta de temporada. Comida: pisto, fabes con langostinos, fruta de temporada.
Viernes. Desayuno: t con leche, sardinillas en aceite de oliva y nueces, queso fresco, fruta de temporada. Comida: championes salteados, pollo con arroz, tomate y setas, fruta de temporada.
Sbado. Desayuno: caf con leche, tortas de maz con almendras, fruta de temporada. Comida: ensalada de setas, empedrado de garbanzos con berenjenas, fruta de temporada.
Domingo. Desayuno: tortilla francesa, nueces crudas sin sal y miel, fruta de temporada. Comida: pur de zanahorias, merluza con ensalada de lechuga y tomate, fruta de temporada.
Conforme a los criterios de
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Etapa: Briancon – Alpe DHuez, en directo
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[summary] => Actualizado Jueves, 13 enero 2022 – 12:35 Bien hecho, el ayuno intermitente es una opcin muy til para recuperarnos de los excesos de ciertos momentos del ao, aunque tiene muchos ms efectos positivos sobre el organismo. Shutterstock El reto fitness de Cesc Escol para romper el bucl del sof: dos semanas bastan para cambiar tu ... Read more
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Actualizado
Bien hecho, el ayuno intermitente es una opcin muy til para recuperarnos de los excesos de ciertos momentos del ao, aunque tiene muchos ms efectos positivos sobre el organismo.
Shutterstock
El reto fitness de Cesc Escol para romper el bucl del sof: dos semanas bastan para cambiar tu cuerpo
Ayunar de forma voluntaria, es decir, restringir la ingesta de alimentos slidos, es algo que se ha hecho toda la vida, por razones culturales o de forma involuntaria en el caso de guerras y hambrunas. “Nunca hemos tenido tanta disponibilidad de comida, y a todas horas, como ahora. Y es lgico pensar que nuestro cuerpo est adaptado a dichos periodos de ayuno, e incluso es posible que fueran imprescindibles para evolucionar, porque sin esa capacidad nos habramos extinguido”, afirma el doctor Ramn de Cangas Morn en su libro ‘Ayuno intermitente’ (ed. Oberon), donde analiza esta dieta y otras tres de las ms populares del momento: cetognica, paleodieta y cronodieta.
Nos permita evolucionar o no, lo cierto es que en los laboratorios ya se han comprobado los “profundos efectos beneficiosos” del ayuno, que no solo ayuda a adelgazar sino que tambin es til “para contrarrestar algunos problemas relacionados con la edad como la diabetes, enfermedades cardiovasculares y trastornos neurolgicos“, explica el doctor. “El ayuno intermitente es una opcin, una herramienta, para determinadas personas de cara a la prdida de peso y una estrategia diettica que se puede valorar como coadyuvante en la prevencin y el tratamiento de ciertas patologas crnicas, metablicas y cardiovasculares”, asegura.
Se trata de un tipo de dieta que puede usarse durante unos das en ciertos periodos del ao, pero que “es una opcin til en cualquier momento y que puede mantenerse en el tiempo”, explica Ramn de Cangas. “Si en las horas de ingesta consumimos alimentos reales y de verdad suficientes para alcanzar las recomendaciones nutricionales, no supone problema alguno”.
No obstante, para iniciarse de forma segura en este mtodo -que nos permitira perder de 2 a 4 kilos por mes y que despus de ese tiempo hara evidente la reduccin de la grasa corporal-, el doctor insiste en que es “importante acudir a un dietista-nutricionista. “No est recomendado en personas con trastornos de la conducta alimentaria, y adems no debe ser ‘publicitado’ o promocionado como una forma de compensar otros excesos, porque eso puede originar problemas”, advierte el experto. “El objetivo de cualquier herramienta diettica, ayuno intermitente incluido, debe ser aprender a comer, y el efecto secundario ser mejorar la salud y perder peso corporal”.
Entonces, cmo diferencias cundo lo ests haciendo bien y cundo se te va de las manos y puede ser peligroso para tu salud?, le preguntamos. “Si el ayuno intermitente se utiliza para compensar excesos, como un elevado consumo de alimentos ultraprocesados, o para compensar atracones estamos poniendo en juego la salud”, afirma con rotundidad.
CUNDO Y CMO HACER AYUNO INTERMITENTE
Los protocolos de ayuno intermitente se pueden agrupar de muchas formas, pero en general podemos hablar de “ayuno de das alternos (un da normal y otro con pocas kilocaloras), ayuno de da completo (6 das normales y uno de ayuno total) y alimentacin con restriccin de tiempo”, explica Ramn de Cangas. Segn diferentes ensayos, haciendo el primero durante un periodo de 3 a 12 semanas se pierde entre un 3% y un 7% del peso corporal y de 3 a 5,5 kilos de grasa.
En cuanto al ayuno diario, existen diferentes formatos. Los ms habituales son el 16:8 (16 horas de ayuno), el 18:6 (18 horas de ayuno) y el 14:10 (14 horas de ayuno). Pero al margen de la cantidad de horas sin ingerir alimentos, tambin influye cundo los tomemos: “Varias lneas de investigacin apoyan la hiptesis de que reducir o eliminar la alimentacin nocturna y prolongar los intervalos de ayuno por la noche puede dar lugar a mejoras sostenidas en la salud”, asegura el doctor.
UNA SEMANA DE AYUNO INTERMITENTE PARA INICIARSE
Este ejemplo de men de una semana, propuesto por el doctor Ramn de Cangas, es una forma muy sencilla de comenzar en la prctica del ayuno intermitente cuando mejores resultados da y es ms fcil de seguir, por la noche, para aprovechar las horas de sueo. Sigue la frmula 16:8, es decir, 16 horas de ayuno, en versin matutina, lo que significa que desayunamos y comemos, y este almuerzo de medioda se hace antes de las 15 horas.
Lunes. Desayuno: huevos revueltos, pan integral con aceite de oliva, cecina, virgen extra y tomate, fruta de temporada. Comida: pur de verduras, salteado de lentejas con ternera y tomate, fruta de temporada
Martes. Desayuno: yogur natural sin azcar, nueces crudas sin sal y almendras crudas sin sal, pechuga de pollo a la plancha, fruta de temporada. Comida: crema de calabacn, pollo con pasta y championes, fruta de temporada.
Mircoles. Desayuno: cuajada, avellanas tostadas y copos de avena, lomo embuchado, fruta de temporada. Comida: ensalada de tomate, guiso de calabaza y calamares, fruta de temporada.
Jueves. Desayuno: requesn, tortitas de avena, chocolate al 99% de cacao, fruta de temporada. Comida: pisto, fabes con langostinos, fruta de temporada.
Viernes. Desayuno: t con leche, sardinillas en aceite de oliva y nueces, queso fresco, fruta de temporada. Comida: championes salteados, pollo con arroz, tomate y setas, fruta de temporada.
Sbado. Desayuno: caf con leche, tortas de maz con almendras, fruta de temporada. Comida: ensalada de setas, empedrado de garbanzos con berenjenas, fruta de temporada.
Domingo. Desayuno: tortilla francesa, nueces crudas sin sal y miel, fruta de temporada. Comida: pur de zanahorias, merluza con ensalada de lechuga y tomate, fruta de temporada.
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[title] => Le rotture vip del 2021, ecco chi si è detto addio (e magari ha già un nuovo amore) ? iO Donna
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[creator] => Vincent Hughes
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[description] => Avreste scommesso tutto sulla coppia formata tra Elodie, 31 anni, e Marracash, 42? Anche noi. Invece no: anche loro sono crollati sotto il peso della distanza, delle pressioni lavorative e forse anche di qualche ?diversivo?. Per dirsi addio pubblicamente, i due hanno scelto un modo originale: un video dove si uccidono a vicenda. Elodie e ... Read more
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Avreste scommesso tutto sulla coppia formata tra Elodie, 31 anni, e Marracash, 42? Anche noi. Invece no: anche loro sono crollati sotto il peso della distanza, delle pressioni lavorative e forse anche di qualche ?diversivo?. Per dirsi addio pubblicamente, i due hanno scelto un modo originale: un video dove si uccidono a vicenda.
Elodie e Marracash si ?uccidono? reciprocamente nel video Crazy Love (YouTube)
«Ci siamo lasciati sul set del mio ultimo video Crazy Love, in cui mettiamo in scena la fine nostro rapporto e ci uccidiamo a vicenda», ha dichiarato Marracash al Corriere della Sera. «Quello è stato un momento impegnativo per entrambi ed entrambi abbiamo provato a far quadrare le cose».
Marracash ed Elodie hanno infatti girato un filmato che ?annuncia? la fine del loro amore. Sui social o nelle interviste, gli scorsi mesi, non ne hanno fatto nessun accenno. «Con i gossip che galoppavano, non volevo dare spiegazioni sui social», ha spiegato lui. «Ci siamo conosciuti sul set di un video e abbiamo pensato che sarebbe stato bello chiudere il cerchio con un altro video».
Tra le rotture vip, anche Diletta Leotta e Can Yaman
Come loro, anche Can Yaman e Diletta Leotta si sono lasciati, una delle coppie più social del momento. Dopo aver colonizzato i giornali di gossip nell?estate 2021, da mesi i due fanno vite separate.
E pare che lui abbia già un nuovo amore: è stato pizzicato uscire dalla casa di Francesca Chillemi, ex miss Italia attualmente legata a Stefano Rosso, da cui ha avuto una figlia.
Diletta e il suo ex, Can Yaman
Addio anche tra Paola Di Benedetto e Federico Rossi, ex cantante del duo Benji e Fede. «Tanti di voi hanno notato in questo ultimo periodo del distacco tra me e Federico», ha scritto la showgirl. «In questi 3 anni ci siamo amati tanto e ci sono stati alti e bassi, come in tutte le storie d?amore che si rispettino. Questa volta, però, siamo giunti alla consapevolezza di voler proseguire le nostre vite da soli».
Le rotture vip? Oltreoceano
Tra le rotture vip più note di questo 2021 ce ne sono soprattutto due degne di nota. La prima è quella tra J-Lo e Alex Rodriguez, che le aveva anche chiesto di sposarlo (ma il matrimonio era saltato causa Covid). E su questa storia c?è proprio una pietra sopra: lei ha già un nuovo (vecchio) amore, con l?ex Ben Affleck.
Poi c?è la fine della storia tra Kim Kardashian e Kanye West. Ed è stata la stessa Kardashian a dare una chiave di lettura della loro rottura. «Onestamente non ce la faccio più», ha spiegato l?ereditiera tra le lacrime. «Lui va, si sposta in uno Stato diverso ogni anno, devo essere con lui per crescere i bambini».
Kim Kardashian e Kanye West nel 2016 a New York (Photo by Mike Coppola/Getty Images for People.com)
Secondo Kim, Kanye è un papà fantastico e «merita qualcuno che supporti ogni sua mossa, che lo possa seguire dappertutto e trasferirsi in Wyoming. Io non posso farlo. Mi sento un fallimento, un terzo matrimonio. Mi sento una perdente. Ma non ci voglio neanche pensare, voglio essere felice». Intanto, lei sta già con Pete Davidson, ottimo amico di Travis Barker, il futuro marito della sorella di Kim Kardashian, Kourtney.
Le rotture vip inaspettate
Anche Gigi e Hadid e Zayn Malik sembravano una coppia solida, e hanno già superato una crisi in passato. Ma una vicenda dai riscontri ancora poco chiari sembra averli allontananti per sempre. Yolanda, la madre della top model ha accusato il cantante di averla aggredita verbalmente e fisicamente, anche se lui nega tutto.
«Desidero fortemente creare uno spazio sicuro e privato in cui mia figlia possa crescere», ha spiegato Zayn Malik in un Tweet. «Un luogo in cui le questioni familiari private non vengono gettate sulla scena mondiale».
Gigi Hadid e Zayn Malik nel 2020 a New York (Photo by Robert Kamau/GC Images)
Il ragazzo afferma di negare «categoricamente di aver colpito Yolanda Hadid. E, per il bene di mia figlia, mi rifiuto di fornire ulteriori dettagli». L?artista ha un ultimo desiderio: «Spero che Yolanda riconsidererà le sue false accuse e sceglierà di risolvere questi problemi familiari in privato». La coppia, però, è scoppiata. Si spera solo temporaneamente: i due hanno avuto una bambina, Khai, un anno fa.
A lasciarsi sono stati anche Camila Cabello e Shawn Mendes. La pop star cubana e l?artista canadese, insieme ufficialmente da un paio d?anni, hanno deciso di interrompere la loro relazione. E l?hanno comunicato ai fan con un messaggio congiunto nelle loro stories di Instagram.
«Ciao ragazzi», scrivono, «abbiamo deciso di chiudere qui la nostra storia d?amore». Poi continuano spiegando che l?amore che provano l?un l?altra «come esseri umani è invece più forte che mai. Abbiamo cominciato la nostra relazione come migliori amici e la continueremo come migliori amici».
Altri addii celebri
Tra altri addii celebri, c?è anche quello tra Katie Holmes ed EmilioVitolo, chef italo-peruviano. I due si sono lasciati dopo otto mesi di relazione. «Nessun dramma, restano amici» ha dichiarato una fonte. «È stato fantastico finché è durato, ma sono in posti molto diversi della loro vita. Emilio non ha rancore. La sua vita è a New York», ha aggiunto.
Dopo tre anni di matrimonio si sono detti addio anche l?attrice Kaley Cuoco e il marito, il fantino Karl Cook. «Nonostante il profondo amore e il rispetto reciproco, ci siamo resi conto che le nostre strade ci stanno portato in direzioni opposte», ha dichiarato lei.
Kaley Cuoco, il marito e il loro cane (Instagram)
Zoë Kravitz e Karl Glusman si erano messi insieme nel 2016 e sposati nel 2019. Ora, però, i due si sono detti addio. «Mi sono sposata. Ho divorziato», ha detto la figlia di Lenny Kravitz.
«Le separazioni, lasciarsi, sono cose tristi ma anche belle», ha aggiunto. «Si tratta di agrodolce, quell?inizio e quella fine. È così complesso quello spazio, quando stai tra un cuore spezzato, piangendo la perdita di qualcosa, e sei entusiasta per ciò che c?è davanti a te». Sembra averla presa bene.
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[summary] => Avreste scommesso tutto sulla coppia formata tra Elodie, 31 anni, e Marracash, 42? Anche noi. Invece no: anche loro sono crollati sotto il peso della distanza, delle pressioni lavorative e forse anche di qualche ?diversivo?. Per dirsi addio pubblicamente, i due hanno scelto un modo originale: un video dove si uccidono a vicenda. Elodie e ... Read more
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Avreste scommesso tutto sulla coppia formata tra Elodie, 31 anni, e Marracash, 42? Anche noi. Invece no: anche loro sono crollati sotto il peso della distanza, delle pressioni lavorative e forse anche di qualche ?diversivo?. Per dirsi addio pubblicamente, i due hanno scelto un modo originale: un video dove si uccidono a vicenda.
Elodie e Marracash si ?uccidono? reciprocamente nel video Crazy Love (YouTube)
«Ci siamo lasciati sul set del mio ultimo video Crazy Love, in cui mettiamo in scena la fine nostro rapporto e ci uccidiamo a vicenda», ha dichiarato Marracash al Corriere della Sera. «Quello è stato un momento impegnativo per entrambi ed entrambi abbiamo provato a far quadrare le cose».
Marracash ed Elodie hanno infatti girato un filmato che ?annuncia? la fine del loro amore. Sui social o nelle interviste, gli scorsi mesi, non ne hanno fatto nessun accenno. «Con i gossip che galoppavano, non volevo dare spiegazioni sui social», ha spiegato lui. «Ci siamo conosciuti sul set di un video e abbiamo pensato che sarebbe stato bello chiudere il cerchio con un altro video».
Tra le rotture vip, anche Diletta Leotta e Can Yaman
Come loro, anche Can Yaman e Diletta Leotta si sono lasciati, una delle coppie più social del momento. Dopo aver colonizzato i giornali di gossip nell?estate 2021, da mesi i due fanno vite separate.
E pare che lui abbia già un nuovo amore: è stato pizzicato uscire dalla casa di Francesca Chillemi, ex miss Italia attualmente legata a Stefano Rosso, da cui ha avuto una figlia.
Diletta e il suo ex, Can Yaman
Addio anche tra Paola Di Benedetto e Federico Rossi, ex cantante del duo Benji e Fede. «Tanti di voi hanno notato in questo ultimo periodo del distacco tra me e Federico», ha scritto la showgirl. «In questi 3 anni ci siamo amati tanto e ci sono stati alti e bassi, come in tutte le storie d?amore che si rispettino. Questa volta, però, siamo giunti alla consapevolezza di voler proseguire le nostre vite da soli».
Le rotture vip? Oltreoceano
Tra le rotture vip più note di questo 2021 ce ne sono soprattutto due degne di nota. La prima è quella tra J-Lo e Alex Rodriguez, che le aveva anche chiesto di sposarlo (ma il matrimonio era saltato causa Covid). E su questa storia c?è proprio una pietra sopra: lei ha già un nuovo (vecchio) amore, con l?ex Ben Affleck.
Poi c?è la fine della storia tra Kim Kardashian e Kanye West. Ed è stata la stessa Kardashian a dare una chiave di lettura della loro rottura. «Onestamente non ce la faccio più», ha spiegato l?ereditiera tra le lacrime. «Lui va, si sposta in uno Stato diverso ogni anno, devo essere con lui per crescere i bambini».
Kim Kardashian e Kanye West nel 2016 a New York (Photo by Mike Coppola/Getty Images for People.com)
Secondo Kim, Kanye è un papà fantastico e «merita qualcuno che supporti ogni sua mossa, che lo possa seguire dappertutto e trasferirsi in Wyoming. Io non posso farlo. Mi sento un fallimento, un terzo matrimonio. Mi sento una perdente. Ma non ci voglio neanche pensare, voglio essere felice». Intanto, lei sta già con Pete Davidson, ottimo amico di Travis Barker, il futuro marito della sorella di Kim Kardashian, Kourtney.
Le rotture vip inaspettate
Anche Gigi e Hadid e Zayn Malik sembravano una coppia solida, e hanno già superato una crisi in passato. Ma una vicenda dai riscontri ancora poco chiari sembra averli allontananti per sempre. Yolanda, la madre della top model ha accusato il cantante di averla aggredita verbalmente e fisicamente, anche se lui nega tutto.
«Desidero fortemente creare uno spazio sicuro e privato in cui mia figlia possa crescere», ha spiegato Zayn Malik in un Tweet. «Un luogo in cui le questioni familiari private non vengono gettate sulla scena mondiale».
Gigi Hadid e Zayn Malik nel 2020 a New York (Photo by Robert Kamau/GC Images)
Il ragazzo afferma di negare «categoricamente di aver colpito Yolanda Hadid. E, per il bene di mia figlia, mi rifiuto di fornire ulteriori dettagli». L?artista ha un ultimo desiderio: «Spero che Yolanda riconsidererà le sue false accuse e sceglierà di risolvere questi problemi familiari in privato». La coppia, però, è scoppiata. Si spera solo temporaneamente: i due hanno avuto una bambina, Khai, un anno fa.
A lasciarsi sono stati anche Camila Cabello e Shawn Mendes. La pop star cubana e l?artista canadese, insieme ufficialmente da un paio d?anni, hanno deciso di interrompere la loro relazione. E l?hanno comunicato ai fan con un messaggio congiunto nelle loro stories di Instagram.
«Ciao ragazzi», scrivono, «abbiamo deciso di chiudere qui la nostra storia d?amore». Poi continuano spiegando che l?amore che provano l?un l?altra «come esseri umani è invece più forte che mai. Abbiamo cominciato la nostra relazione come migliori amici e la continueremo come migliori amici».
Altri addii celebri
Tra altri addii celebri, c?è anche quello tra Katie Holmes ed EmilioVitolo, chef italo-peruviano. I due si sono lasciati dopo otto mesi di relazione. «Nessun dramma, restano amici» ha dichiarato una fonte. «È stato fantastico finché è durato, ma sono in posti molto diversi della loro vita. Emilio non ha rancore. La sua vita è a New York», ha aggiunto.
Dopo tre anni di matrimonio si sono detti addio anche l?attrice Kaley Cuoco e il marito, il fantino Karl Cook. «Nonostante il profondo amore e il rispetto reciproco, ci siamo resi conto che le nostre strade ci stanno portato in direzioni opposte», ha dichiarato lei.
Kaley Cuoco, il marito e il loro cane (Instagram)
Zoë Kravitz e Karl Glusman si erano messi insieme nel 2016 e sposati nel 2019. Ora, però, i due si sono detti addio. «Mi sono sposata. Ho divorziato», ha detto la figlia di Lenny Kravitz.
«Le separazioni, lasciarsi, sono cose tristi ma anche belle», ha aggiunto. «Si tratta di agrodolce, quell?inizio e quella fine. È così complesso quello spazio, quando stai tra un cuore spezzato, piangendo la perdita di qualcosa, e sei entusiasta per ciò che c?è davanti a te». Sembra averla presa bene.
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[title] => Changes in protein structure and assembly with fluoride nanoparticles and coexisting ions
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[creator] => Laura Surber
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[description] => Journal Reference: Naoya Sakaguchi, Samal Kaumbekova, Ryodai Itano, Mehdi Amouei Torkmahalleh, Dhawal Shah, Masakazu Umezawa. Changes in the Secondary Structure and Assembly of Proteins on Fluoride Ceramic (CeF3) Nanoparticle Surfaces. ACS Applied Bio Materials, 2022; 5 (6): 2843 DOI: 10.1021/acsabm.2c00239 Self-assembly, or the association of individual units of a material into ordered structures or patterns, ... Read more
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Journal Reference:
Naoya Sakaguchi, Samal Kaumbekova, Ryodai Itano, Mehdi Amouei Torkmahalleh, Dhawal Shah, Masakazu Umezawa. Changes in the Secondary Structure and Assembly of Proteins on Fluoride Ceramic (CeF3) Nanoparticle Surfaces. ACS Applied Bio Materials, 2022; 5 (6): 2843 DOI: 10.1021/acsabm.2c00239
Self-assembly, or the association of individual units of a material into ordered structures or patterns, is a phenomenon of great research interest for materials scientists. One prominent example of self-assembly comes from the self-assembly of proteins in biological systems. The function and activity of proteins are governed by their assembly state. Additionally, the protein?s ?secondary structure,? characterized by its folding into structures, such as a ?-sheet, also plays a role. In fact, abnormalities in the protein secondary structures or their assembly can lead to various neurodegenerative diseases, including Alzheimer?s disease.
Nanoparticles (NPs) offer a promising route for the treatment and prevention of such diseases by allowing a controlled and targeted drug delivery. Additionally, inorganic NPs, such as fluoride NPs, are used in brain imaging applications. Compared to organic NPs, inorganic NPs are considered a better candidate for developing high functional materials. But, there is much concern regarding their bio-toxicity. While their interactions with bioproteins have been studied, the mechanism underlying these interactions are not well understood.
An international team of scientists from Tokyo University of Science (TUS) in Japan and Nazarbayev University in Kazakhstan has now addressed this issue. In their study, which was made available online on June 2, 2022, and was published in Volume 5, Issue 6 the journal ACS Applied Bio Materials on June 20, 2022, the team investigated a section of the amyloid ? peptide (a protein found in the plaques forming in the brains of patients with Alzheimer?s disease) in solution with fluoride ceramic (CeF3) NPs. The study was led by Junior Associate Professor Masakazu Umezawa and included contributions from Mr. Naoya Sakaguchi from TUS and Assistant Professors Mehdi Amouei Torkmahalleh and Dhawal Shah from Nazarbayev University.
The team used a technique called ?Fourier transform infrared spectroscopy? (FTIR) to directly monitor the effect of the NP surface on the peptide bonds. ?We found that, near the nanoparticle surface, peptides are more likely to form ?-sheets. This comes as an effect of hydrophobicity. The parts of the peptide that repelled by the water solution stick to the nanoparticles, and form aggregates more easily,? explains Dr. Umezawa.
In addition, the team investigated the effect of other surrounding ions in the solution. ?What we found was very surprising. Even without the nanoparticles, the environment affected the rate of secondary structure formation,? says Dr. Umezawa, ?This effect, resulting from a combination of electrostatic interaction and hydrogen bonding, was exaggerated upon adding nanoparticles. With a careful choice of ions and nanoparticles, the ?-sheet formation can be either suppressed or promoted. This implies that the process can be controlled and engineered to eradicate adverse effects.?
The experimental results were complemented with molecular dynamics simulations performed by the Nazarbayev University team. This, in turn, helped design and guide the experiments as well as provide insights into the results.
With this deeper understanding of the interaction between proteins and NPs, the study paves the way for controlled protein folding processes. With such control, any protein deformations could be eliminated, and positive interactions and structural changes could be promoted. This could lead to a better prevention and treatment protocol for Alzheimer?s disease and, eventually, to a better quality of life for aged adults.
We wish to give thanks to the author of this write-up for this awesome web content
)
[summary] => Journal Reference: Naoya Sakaguchi, Samal Kaumbekova, Ryodai Itano, Mehdi Amouei Torkmahalleh, Dhawal Shah, Masakazu Umezawa. Changes in the Secondary Structure and Assembly of Proteins on Fluoride Ceramic (CeF3) Nanoparticle Surfaces. ACS Applied Bio Materials, 2022; 5 (6): 2843 DOI: 10.1021/acsabm.2c00239 Self-assembly, or the association of individual units of a material into ordered structures or patterns, ... Read more
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Naoya Sakaguchi, Samal Kaumbekova, Ryodai Itano, Mehdi Amouei Torkmahalleh, Dhawal Shah, Masakazu Umezawa. Changes in the Secondary Structure and Assembly of Proteins on Fluoride Ceramic (CeF3) Nanoparticle Surfaces. ACS Applied Bio Materials, 2022; 5 (6): 2843 DOI: 10.1021/acsabm.2c00239
Self-assembly, or the association of individual units of a material into ordered structures or patterns, is a phenomenon of great research interest for materials scientists. One prominent example of self-assembly comes from the self-assembly of proteins in biological systems. The function and activity of proteins are governed by their assembly state. Additionally, the protein?s ?secondary structure,? characterized by its folding into structures, such as a ?-sheet, also plays a role. In fact, abnormalities in the protein secondary structures or their assembly can lead to various neurodegenerative diseases, including Alzheimer?s disease.
Nanoparticles (NPs) offer a promising route for the treatment and prevention of such diseases by allowing a controlled and targeted drug delivery. Additionally, inorganic NPs, such as fluoride NPs, are used in brain imaging applications. Compared to organic NPs, inorganic NPs are considered a better candidate for developing high functional materials. But, there is much concern regarding their bio-toxicity. While their interactions with bioproteins have been studied, the mechanism underlying these interactions are not well understood.
An international team of scientists from Tokyo University of Science (TUS) in Japan and Nazarbayev University in Kazakhstan has now addressed this issue. In their study, which was made available online on June 2, 2022, and was published in Volume 5, Issue 6 the journal ACS Applied Bio Materials on June 20, 2022, the team investigated a section of the amyloid ? peptide (a protein found in the plaques forming in the brains of patients with Alzheimer?s disease) in solution with fluoride ceramic (CeF3) NPs. The study was led by Junior Associate Professor Masakazu Umezawa and included contributions from Mr. Naoya Sakaguchi from TUS and Assistant Professors Mehdi Amouei Torkmahalleh and Dhawal Shah from Nazarbayev University.
The team used a technique called ?Fourier transform infrared spectroscopy? (FTIR) to directly monitor the effect of the NP surface on the peptide bonds. ?We found that, near the nanoparticle surface, peptides are more likely to form ?-sheets. This comes as an effect of hydrophobicity. The parts of the peptide that repelled by the water solution stick to the nanoparticles, and form aggregates more easily,? explains Dr. Umezawa.
In addition, the team investigated the effect of other surrounding ions in the solution. ?What we found was very surprising. Even without the nanoparticles, the environment affected the rate of secondary structure formation,? says Dr. Umezawa, ?This effect, resulting from a combination of electrostatic interaction and hydrogen bonding, was exaggerated upon adding nanoparticles. With a careful choice of ions and nanoparticles, the ?-sheet formation can be either suppressed or promoted. This implies that the process can be controlled and engineered to eradicate adverse effects.?
The experimental results were complemented with molecular dynamics simulations performed by the Nazarbayev University team. This, in turn, helped design and guide the experiments as well as provide insights into the results.
With this deeper understanding of the interaction between proteins and NPs, the study paves the way for controlled protein folding processes. With such control, any protein deformations could be eliminated, and positive interactions and structural changes could be promoted. This could lead to a better prevention and treatment protocol for Alzheimer?s disease and, eventually, to a better quality of life for aged adults.
We wish to give thanks to the author of this write-up for this awesome web content
Ciao Giulio e grazie per il tuo tempo! Partiamo dall?ultima delle tue opere, Scirocco, che quest?anno ha vinto anche il torneo letterario di Robinson dedicato ai fumetti. Domanda di rito: come e quando è nata questa storia?
I personaggi dei tuoi fumetti riescono a essere sfaccettati, a mostrare lati positivi ma anche ombre. Penso a F***ing Sakura, al percorso dei due protagonisti, o a Scirocco. I personaggi risultano molto realistici e vivi, non legati semplicemente al proprio ruolo narrativo. Come nascono le loro caratterizzazioni? Li crei attentamente prima di iniziare un?opera, o lasci che evolvano durante la scrittura? E come accade eventualmente questo?
Giulio Macaione (nato a Catania nel 1983) è cresciuto a Palermo ma vive a Bologna. Nel 2003 ha vinto la terza edizione del concorso ?8 Tavole per Mondo Naif?, indetto da Kappa Edizioni in collaborazione con Fumo di China, debuttando su Mondo Naif nel 2005 con il corto Mortén. Sempre con Kappa ha pubblicato i romanzi grafici The Fag Hag (2008) e Innamorarsi a Milano (2010), entrambi su testi di Massimiliano De Giovanni. Per Comma 22 ha pubblicato Ofelia (2013), tradotto in Francia da Editions Physalis, e per Renbooks lo spin-off I colori del vicino (2014).
